Le emozioni sono parte di ogni essere umano e condizionano le nostre azioni, relazioni e la nostra vita; sono semplici, complesse e sicuramente delicate. Dopo quasi 10 anni la Pixar torna a parlare di quello che succede dentro la nostra testa con Inside Out 2 diretto da Kelsey Mann.
Riley è ormai un’adolescente, deve iniziare il liceo, continua a giocare ad hockey ed è felice con la sua famiglia e le due migliori amiche. Finché le tre ragazzine vengono invitate in un hockey camp dove dovranno dimostrare il loro talento, soprattutto Riley, dato che da questo ritiro dipenderà il suo futuro sportivo al liceo. Tutto questo avviene in coincidenza con l’inizio della pubertà e del caos che essa porta. E proprio qui entrano in gioco Ansia, Invidia, Imbarazzo ed Ennui (la noia), nuove emozioni che sconvolgeranno l’equilibrio di Gioia, Tristezza, Disgusto, Rabbia e Paura, prendendo il loro posto e concentrando tutte le loro energie nel fare in modo che Riley si crei l’opportunità di un futuro roseo al liceo.
Diversamente dal primo film, Inside Out 2 è più complesso nelle emozioni messe in scena, soprattutto per la scelta di rendere Ansia la protagonista. Tutto gioca intorno a questo personaggio ma, come nel primo film, la Pixar dimostra la sua capacità di trattare con grande realismo temi, emozioni e situazioni delicate, facendole passare come qualcosa di superabile e dando loro comunque il giusto spessore. Lo dimostra l’incredibile lavoro nel creare Ansia e le conseguenze che porta quando si abbatte su una persona. Un’emozione con cui tutti prima o poi si trovano a convivere e che si combatte con grande difficoltà. Ciò è stato possibile anche grazie alla consultazione di diversi psicologi durante la realizzazione del film, come hanno affermato il produttore Mark Nielsen e il regista Kelsey Mann durante la conferenza stampa che si è tenuta il 17 giugno a Roma.
A rendere ancora più piacevole il film sono le voci italiane che vedono aggiungersi al vecchio cast, oltre a Sara Ciocca che interpreta Riley adolescente, Pilar Fogliati come Ansia, Deva Cassel per Ennui, Federico Cesari per Imbarazzo e Marta Filippi per Invidia. Bravissimi nel loro compito di dare voce a questi personaggi unici.
Inside Out 2 è un film che vuole mostrare come le emozioni, anche quelle negative, non vanno demonizzate, anzi vanno abbracciate e devono convivere con quelle positive, solo così si potrà creare un’identità personale equilibrata e forte. Al giorno d’oggi, in cui l’ansia per qualsiasi cosa regna sovrana nei giovani, questo film permette di sentirsi meno soli e più compresi, è un abbraccio che dona conforto, come la stragrande maggioranza dei film della casa di produzione californiana.
Kelsey Mann e la Pixar sono riusciti a creare un film in cui non mancano le risate e i pianti e in cui alla fine ci si riesce a immedesimare perché è fatto delle emozioni comuni che vivono dentro ogni persona. Inside Out 2 conferma quanto sia forte il bisogno di una simile storia e quanto sia importante parlare di questi temi in modo che sia più semplice per tutti, bambini e adulti, capire quanto la mente umana sia complessa e piena di sfaccettature che influiscono sulla creazione dell’identità personale e come sia perfettamente normale provare diverse emozioni, anche quando il risultato è solo tanta confusione.
Un film bello, emozionante che sarà sicuramente in grado di portare la gente al cinema e chissà che la Pixar non decida di fare un ulteriore sequel per mostrarci Riley nell’età adulta.
Inside Out 2 firmato Disney e Pixar e distribuito da The Walt Disney Company Italia è disponibile nelle sale italiane dal 19 giugno.