Willem Dafoe a Roma per “Povere Creature!”

22 Gennaio 2024

Cosa accadrebbe se mettessimo insieme Willem Dafoe, Cinema Barberini e Povere Creature! di Yorgos Lanthimos? Sicuramente cose belle, divertenti e interessanti, e così è stato. Infatti, in occasione dell’uscita italiana, 25 gennaio 2024, del nuovo film del regista greco si è tenuta a Roma – martedì 16 gennaio – la conferenza stampa con lo straordinario Willem Dafoe. Un incontro che ha regalato particolari in più sul suo personaggio – Dr. Godwin Baxter – sul film di Lanthimos e sull’esperienza che è stata girare quest’opera.

Un’occasione che ha permesso di conoscere dettagli in più sulle idee professionali e sulla carriera di uno degli attori migliori in circolazione, caratterizzato da un talento incredibile e dalla capacità di essere versatile e riuscire sempre in tutti i ruoli che interpreta. Lo abbiamo visto in L’ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese, Antichrist di Lars Von Trier, Platoon di Oliver Stone, Spider-Man di Sam Raimi, Van Gogh-Sulla soglia dell’eternità di Julian Schnabel, Un sogno chiamato Florida di Sean Baker, Pasolini di Abel Ferrara e molti altri. Insomma, un attore che ha alle spalle film con alcuni dei registi migliori nella storia del cinema: oltre ai già citati anche David Lynch, Wim Wenders, David Cronenberg, Spike Lee, Paul Schrader, William Friedkin e molti altri ancora.

E in onore della sua straordinaria carriera, proprio qualche settimana fa, ha ricevuto la stella sulla Hollywood Walk of Fame e a tal riguardo nel corso della conferenza ha affermato: «È stata una bellissima cerimonia, perché si sono presentati gli amici, ci sono stati anche dei registi con i quali ho lavorato che sono venuti. Pedro Pascal e Patricia Arquette hanno tenuto dei discorsi bellissimi, meravigliosi e mi sono sentito veramente parte di una comunità, una sensazione che non provi sempre, perché soprattutto come attore sei abituato a partecipare a produzioni internazionali, produzioni nazionali, grandi produzioni, produzioni a piccolo budget e non hai una comunità specifica alla quale appartieni. In questo caso, invece, è stato così. Il fatto di avere una stella sulla Walk of fame è una cosa che viene universalmente riconosciuta come una gratifica, un riconoscimento estremamente importante». L’attore ha poi scherzato sul fatto che sarà difficile accettare l’idea che quella mattonella gli sopravviverà.

Povere Creature! – vincitore del Leone d’oro all’80 ͣ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e di due Golden Globes – diretto da Yorgos Lanthimos e scritto da Tony McNamara è tratto dall’omonimo romanzo di Alasdair Gray del 1992 (edito in Italia da Safarà Editore) che al suo interno ha chiari riferimenti a Frankenstein, il capolavoro di Mary Shelley.

Willem Dafoe in Povere Creature! Photo by Atsushi Nishijima. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2023 Searchlight Pictures All Rights Reserved

Il film racconta la storia di Bella Baxter (Emma Stone), una giovane donna che viene riportata in vita dal Dr. Godwin Baxter (Willem Dafoe), uno scienziato geniale ma poco convenzionale che ha rinchiuso in casa la ragazza per proteggerla dal mondo esterno e proprio per questo nascerà in lei il bisogno di imparare e scoprire la vita. Le cose cambieranno con l’arrivo dell’avvocato, poco di buono, Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo) con il quale Bella fuggirà per visitare il mondo in lungo e in largo. Un viaggio che porterà la ragazza a crescere, a scoprire se stessa, i piaceri della vita ma anche le bruttezze del mondo e delle persone.

Una storia che ricorda quella di Frankenstein, Bella è una specie di versione femminile della creatura della storia di Mary Shelley. Il rapporto che Godwin ha con Bella è però molto diverso da quello che ha il Dr. Frankenstein con la sua creazione: «Ovviamente questa storia prende a prestito a piene mani dalla storia di Frankenstein ma c’è una grandissima differenza tra queste due, perché nella storia di Frankenstein il mostro a cui dà vita alla fine è un qualcosa che gli suscita repulsione, mentre nel mio caso la creatura che è stata generata è una creatura della quale il mio personaggio quasi si innamora e a ella lui sta dando una seconda chance e donandola a lei è come se la stesse dando anche a se stesso. Il mio personaggio crede profondamente nella scienza e crede che questo possa essere un altro modo per avere, anche lui, una seconda vita. È vero la sensazione che si prova è che sia un qualcosa di estremamente non ortodosso e assolutamente non etico ma lui la vede invece come un qualcosa di generoso, di positivo, di entusiasmante». Ha affermato Dafoe sulla questione.

Un ruolo, questo, che l’ha riportato alla sua adolescenza passata accanto al padre che era un medico, sempre in contatto con laboratori, ospedali e strumenti chirurgici. E proprio per questo, come ha raccontato nel corso dell’incontro, il fatto che Godwin Baxter fosse un medico ha creato un legame particolare con il film.

Ramy Youssef, Emma Stone, Vicki Pepperdine e Willem Dafoe in Povere Creature! Photo by Atsushi Nishijima. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2023 Searchlight Pictures All Rights Reserved

Povere Creature! è un film di una bellezza unica, la storia di Bella ti trascina per due ore e venti in un viaggio assurdo ma al contempo così reale che non può che essere apprezzato. E se quindi sta riscuotendo tutto questo successo è perché alla base ci sono degli elementi forti: la genialità di Yorgos Lanthimos, la sceneggiatura di Tony McNamara, la bravura di Emma Stone – in un’interpretazione che è una delle migliori della sua carriera se non addirittura la migliore – e dell’intero cast e di conseguenza la chimica che c’è tra i singoli attori. E anche su questo punto Dafoe si è soffermato commentando:

«Lanthimos ha creato questo fantastico mondo nel quale noi siamo entrati. Il testo è molto forte, quindi lui ti prepara questo mondo e tu devi entrare. Non ti dà indicazioni di regia, ti osserva, guarda quello che fai e poi apporta i necessari aggiustamenti, perché ha già fatto parecchio lavoro, si è già impegnato molto nel creare questo mondo, sta poi a te entrarci, abitarlo e quindi realizzarlo. Per quanto riguarda Emma lei è fantastica, è eccezionale. Era, in realtà, tutto incentrato intorno a lei. Lei e Lanthimos hanno un rapporto speciale, che è di grandissima vicinanza. Ormai lei per lui è praticamente una musa e quindi è stato bellissimo vedere questo legame ed essere con lei sul set. Praticamente noi eravamo lì per dare sostegno e appoggio a lei».

Willem Dafoe ha inoltre reso noto quanto per lui, come attore, i registi siano estremamente importanti, perché è necessario potersi lasciare andare nelle mani di una persona che davanti a sé ha una visione chiara e forte di quello che vuole fare: «E quello che mi piace molto è, appunto, avere a che fare con una persona, con qualcuno che abbia una visione molto chiara e forte, che te la spiega e poi tu vai, ti muovi verso quell’idea cercando di farla tua, di abitarla ed è questo quello che mi piace soprattutto del rapporto tra regista e attore».

Povere Creature! riesce perché racconta una storia di libertà ed emancipazione di una donna che ha una seconda possibilità, che decide di vivere libera non stando alle regole che gli vengono imposte e non sottomettendosi agli uomini della sua vita. Decide di costruire la propria identità solo secondo le sue verità, i suoi bisogni e i suoi piaceri. Come ha detto Dafoe: «Siamo in un’era in cui ci sono grandissimi cambiamenti, è vero che il pendolo oscilla continuamente, ma ci troviamo in un momento in cui c’è veramente un turbinio, un cambio di posizione riguardo a quelli che erano i ruoli di una volta delle donne rispetto al rapporto con gli uomini e quindi onestamente non so neanche dirvi se magari 20 anni fa questo film sarebbe stato accolto come lo è stato oggi, probabilmente no». Si può essere d’accordo oppure no con quest’ultima affermazione ma quello che è certo, è che Povere Creature! ha colpito nel segno e ancora una volta Lanthimos ha stupito per la sua genialità nel raccontare storie che sconvolgono lo spettatore, in bene o in male che sia.

Dopo questo straordinario e complesso ruolo chissà il futuro quale altra sfida riserverà all’attore; lui non lo sa, non ha progetti già decisi poiché, come ha affermato, ha una serie di desideri che però svaniscono sempre in quanto: «Quello che mi piace, quello che è bello per me, dove do il meglio, è quando mi trovo con delle persone e da questo stare insieme emerge un qualcosa che stai cercando ed è proprio nel processo di creazione, di ricerca, di tirare fuori il personaggio che sta la bellezza. […] Perché se da una parte, comunque, sei sempre te stesso, poiché non è che sparisci completamente, al contempo è come se ti mettessi un po’ da parte e riuscissi a interpretare una vita che non è la tua».

In attesa di vederlo in nuove storie, dal 25 gennaio il pubblico potrà conoscere Godwin Baxter e apprezzare il lavoro di Willem Dafoe e finalmente farsi trascinare dal meraviglioso film che è Povere Creature!

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