Il difetto del MonsterVerse è quello di avere dei personaggi umani poco interessanti, neo che influenza i prodotti di questo universo affascinante. Il precedente Godzilla vs. Kong di Adam Wingard, per esempio, è nettamente più interessante quando in scena compaiono i due titani. Lo stesso regista statunitense, realizzando Godzilla e Kong – Il nuovo impero, sembra che abbia capito cosa migliorare di questo franchise perché qua i titani sono più centrali che del solito.
Il cast principale è composto da Rebecca Hall, Dan Stevens, Kaylee Hottle e Bryan Tyree Henry, tutti uniti con Kong e Godzilla per affrontare un’altra minaccia titanica. Ma è senza alcun dubbio un Kong invecchiato e più umano che mai a rubare la scena. Il protagonista di Godzilla e Kong – Il nuovo impero è proprio la scimmia, che stavolta fungerà anche da padre nei confronti di una piccola scimmia indifesa. La CGI funziona e le stesse creature predominano fortunatamente sugli esseri umani, ancora una volta poco interessanti come negli altri capitoli della saga.
Godzilla e Kong – Il nuovo impero è un buonissimo prodotto d’avventura proprio come Kong: Skull Island, il quale rimane tra i migliori del MonsterVerse. L’ultimo capitolo della saga cita particolarmente Planet of the Apes dal momento che non scorre buon sangue tra le stesse scimmie, difatti, il brutale villain Skar King sottopone i suoi simili a lavori forzati. C’è infatti molta roba dentro Godzilla e Kong – Il nuovo impero, talmente tanta che sembra durare più di due ore. Ma in fondo quei minuti passano tranquillamente perché per quanto la trama possa sembrare intricata, in realtà è molto semplice e immediata, tanto da non risultare indispensabile aver visto gli altri episodi della saga.
Godzilla e Kong – Il nuovo impero ha le caratteristiche che dovrebbe avere perciò il MonsterVerse e che aveva per l’appunto Kong: Skull Island: l’avventura, le scazzottate, l’ironia, le creature predominanti e un pizzico di mitologia. Un film fuori da ogni logica dove sarà fondamentale non farsi domande per divertirsi… e va bene così.