Challengers: il nuovo film di Guadagnino tra passione romantica e sportiva

22 Aprile 2024

Luca Guadagnino è uno degli autori di maggior successo del momento ed è nota la sua capacità nel portare sullo schermo storie di passione, amore e identità. Dopo Bones and all (2023), il regista torna con Challengers per dare nuova prova della sua bravura. Il film, scritto da Justin Kuritzkes, con Zendaya (Euphoria, Dune), Josh O’ Connor (The Crown, La Chimera) e Mike Faist (West Side Story) uscirà nelle sale italiane il 24 aprile, distribuito da Warner Bros. Italia.

Tutto inizia quando Art (Mike Faist) e Patrick (Josh O’ Connor), due amici che giocano a tennis, vanno a vedere la partita di una giovane promessa Tashi Duncan (Zendaya) e si invaghiscono di lei. Da quel momento tra i tre nascerà una relazione complessa all’insegna dello sport e della passione.

In Challengers passato e presente si alternano, portando lo spettatore a scoprire quello che succede tra i tre ragazzi sul campo da tennis e al di fuori. Ogni inquadratura ha una bellezza unica e tra primissimi piani, soggettive, rallenty e molto altro, Guadagnino crea un ritmo serrato, svelando la complessità delle persone, dei sentimenti e soprattutto delle relazioni umane. Complice anche la colonna sonora, firmata da Trent Reznor e Atticus Ross, che dà vita a una dimensione altra e perfetta che esalta lo spettatore.

Tashi Duncan è il centro del film, i due ragazzi gravitano intorno a lei, Tashi è il sole e loro due semplici pianeti. È una donna forte che sa quello che vuole e sa dove concentrare le sue energie, all’apparenza sembra che niente e nessuno la scalfisca, anche se non è realmente così. La sua passione è il tennis e quando svanisce la possibilità di diventare tennista professionista troverà un altro modo per fare di questo sport la sua vita. Zendaya è bravissima nel portare sullo schermo la complessità di Tashi in maniera incredibile, trasudando eleganza, freddezza, superiorità e passione, come richiesto dal personaggio. In questo aiuta anche la scelta dei costumi, curati da Jonathan Anderson (direttore creativo di Loewe), che rappresenta benissimo l’eleganza e la superiorità del personaggio della ragazza.

La costruzione di Art e Patrick è un altro elemento interessante del film. Complementari ma differenti, due facce della stessa medaglia: Patrick è quello più menefreghista, non vuole continuare a studiare e si dà subito al tennis professionistico, mentre Art è quello più dolce, ingenuo, a tratti poco sicuro di sé ma diligente. Si conoscono da quando erano piccoli e hanno un legame strettissimo che li rende simbiotici, come nei momenti in cui guardano Tashi giocare e si muovono insieme. La loro relazione si gioca su un sottile confine tra amicizia e qualcosa di quasi romantico.

Art (Mike Faist) e Patrick (Josh O’Connor). Cr. to Metro Goldwyn Mayer Pictures

E proprio sulle relazioni che intercorrono tra i tre ragazzi che Challengers si snoda. Guadagnino non si fa problemi a raccontare la storia della loro unione generata dalla passione, erotica e per il tennis. Per tutta la durata del film si percepisce una tensione sessuale che si trasforma nei momenti delle partite in tensione per il gioco. Lo stesso spettatore si ritrova in questo stato di eccitazione continua che raggiungerà il picco e in qualche modo si scioglierà solo nel finale. Le relazioni che si creano tra i personaggi sono complesse, quasi tossiche, passionali ma anche dolci e non danno mai l’idea di essere forzate o di essere troppo.

Challengers è uno dei migliori film degli ultimi mesi e Luca Guadagnino colpisce di nuovo il bersaglio con un’opera esteticamente bellissima – in cui non c’è nulla fuori posto – e dal ritmo incredibile che regala allo spettatore un’esperienza totalizzante e adrenalinica.

Qui il trailer del film: https://www.youtube.com/watch?v=urW8aPwEBN0&feature=youtu.be

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