Tre giorni a Venezia che ne valgono molti di più

5 Settembre 2024

Dalla Mostra del Cinema Venezia

Rapidamente (ma, a dire il vero, neanche troppo):
“Il mio compleanno” di Christian Filippi

Se potete vedetelo; a me sembra valga la pena.
Voto 7;

“Familia” di Francesco Costabile
Opera secondo di un regista che mi pare non tanto maturo quanto capace.
E lo scrivo non per sottolinearne un’eventuale non esperienza quanto perché se tanto mi dà tanto mi aspetto altri, importanti, margini di crescita da un professionista che mi sembra viaggi molto spedito.

Voto 7,5;

“The Room Next Door” di Pedro Almodóvar
A me il film non è piaciuto in quasi nessuna delle sue componenti, dalla sceneggiatura, alla recitazione, alla fotografia eppure è portatore sano di una coerenza e forza stilistica che, per quanto mi riguarda, sono proprie solo dei grandi.

Mi basta questa enorme onestà e sicurezza a farmi propendere per un altro 7 pieno;

“Finalment” di Claude Lelouch.
Bello, lungo, imperfetto, coinvolgente, a tratti scollacciato, ma vivo.
Maledettamente vivo e vitale.
E Kad Merad oltre che bravissimo è maledettamente adorabile.

Voto 7,5;

“Queer” di #lucaguadagnino è il film che mi ha preso di più in questa 3 giorni veneziana.
A me lui piace e ho molto apprezzato i suoi ultimi 3 film compreso questo che mi è sembrato una grande prova d’Artista.
Guadagnino, per me, è all’acme della sua poetica e il film rispecchia questo stato di grazia.

Daniel Craig è di una bravura imbarazzante.
Folgorato.

Voto 9;

“Los Anos Nuevos” di Rodrigo Sorogoyen è una serie in 10 episodi della durata complessiva di 7h30′ che se vista tutta nella stessa giornata, quasi senza sosta, rischia di stordire pure un cinefilo convinto del Turkmenistan, ma io, da buon patriottico – non è vero, le bandiere e i confini mi importano fino ad un certo punto – ho tenuto botta abbastanza bene e non sono mai svenuto.

Verbosa, psicologica, delicata, estremamente intelligente sotto tutti i punti di vista – emotivo e razionale – il racconto di questa coppia nell’arco di 10 capodanni/ compleanni (se la vedrete capirete facilmente il senso dello slash) è appassionante, stancante, rivelatorio di dinamiche relazionali che credo di conoscere bene e stupefacente per questo talento di scrittura che la sostiene e sul quale sia il regista che i due bravissimi attori – mi sono alternativamente innamorato sia di Francesco Carril che di Iria Del Rio – declinano al meglio i loro talenti.

Non so, anche se mi auguro di sì, se la vedremo in Italia.

Voto 8;

E infine Joker: Folie à Deux, il “presunto” sequel del Joker di Todd Phillips che firma anche questa regia.

Scrivo “presunto” perché, secondo il mio personalissimo modo di vedere il mondo, questo film più che è un vero e proprio sequel è una sorta di variazione sul tema su un argomento e su una storia così tanto ben trattati nel corso del precedente prodotto.

Joker: Folie à Deux di coppia, a dispetto del titolo e della tanto acclamata partecipazione della seppur bravissima e bellissima Lady Gaga, di binomio, per quanto mi riguarda, non ha nulla, così come non ha nulla, concettualmente del genere Musical, a dispetto delle etichette che si è dato e gli sono state confermate.

Sono sicuro che svilupperete presto una vostra idea al riguardo dato che il film sarà nei cinema italiani dal 2 ottobre e sono pronto a scommettere che pochi – pochissimi – sarete d’accordo con me.

Il film, come mi pare ovvio che sia, è interamente, di nuovo sulle spalle di quel fenomeno assoluto, di fascino e, anche lui, bellezza inenarrabile che è Joaquin Phoenix e se non arrivasse, per lui, un’altra candidatura agli Oscar mi direi, quanto meno, eufemisticamente, sorpreso.

Poi potremmo parlare di come abbiano trattato concettualmente il personaggio di e del #Joker in questo dittico a lui dedicato, ma non mi sembra questo il momento.

Ad ogni modo,
Voto 8.

Chiudo scrivendo che potrei e dovrei aggiungere tante altre cose a quello che sono stati questi 3 giorni veneziani, ma per una serie di motivi devo concludere.

E allora concludo al grido di battaglia di “Viva il Cinema”, “Viva Venezia”, “Viva la Vita”.

Tutto questo è dedicato, come sempre, a mia madre che sapeva tutto, lo ha sempre saputo e ancora lo sa.
Ciao, Mamma, mi manchi tanto

L’immagine dell’articolo è una mia foto di un’Architettura del Lido di Venezia

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