Al Teatro Di Tor Bella Monaca da mercoledì 4 a sabato 7 gennaio alle ore 21:00 la Compagnia Linea Di Confine, nata nel 2004 dall’incontro di attori e registi provenienti da diverse realtà ed esperienze ci propone Le regole del gioco, una pièce che si può inserire nel genere thriller, ma con una parvenza più psicologica che classica, per la regia di regia Roberto Belli con Marco Aceti e Sara Colelli assistente alla regia Eleonora D’Achille, disegno luci Dario Germani, scenografia e costumi Federica Sollazzo, tecnico luci e audio Renato Barabotti.
La trama sembra girare attorno alla storia di un uomo che potrebbe o meno aver ucciso qualcuno, due i personaggi protagonisti che si affrontano con giochi della mente e sotterfugi psicologici, sulla falsariga della guerra dei roses e dell’amore bugiardo di David Fincher, in Le regole del gioco i due cercano di demolirsi l’uno con l’altro su una difficoltà affettiva-relazione che mantiene alta la tensione per tutta la durata della rappresentazione.
Ramon è un bel ragazzo vestito casual che mostra ad una bellissima ragazza imbavagliata e legata dei video nel quale le fa credere che si svolgano degli omicidi: la ragazza è Lalla ed è la sua ex moglie è sequestrata e maltrattata da Ramon, mentre le racconta che la sua prima vittima è una signora anziana che le ricorda la madre, probabile chiave di volta della relazione con la sua donna.
La coppia si conosce all’università e dopo un colpo di fulmine decide di sposarsi.
Ramon la obbliga a giocare ad un gioco con il quale la minaccia di uccidere se non vince, il gioco si propone di pronunciare delle parole che iniziano con la sillaba finale dell’ ultimo vocabolo detto e ai dittonghi bisogna fare attenzione! Lalla non ricorda bene le regole del gioco e vince Ramon il quale le chiede un aiuto a curarlo essendo lei una psicoterapeuta.
Stupore, angoscia, irritazione, tradimento e vendetta sono le parole di Le regole del gioco.
C’è una certa abilità nel far credere che tutto sia reale, al limite del surreale e mentre lei inizia la terapia certe verità vengono a galla, i numeri sia che quantifichino omicidi o l’età delle sue vittime, non hanno importanza per Ramon, fino a che la data del loro anniversario diventa un numero emblema e una regola che perpetua nei suoi apparenti delitti. La regola del gioco è un numero ben preciso, il giorno del loro anniversario.
Lo spettacolo solleva delle domande basate sulle relazioni di coppia e sul conseguente scaturire in perversione, ma anche sulla influenza dei genitori nelle relazioni dei propri figli con gli altri.
Un thriller da una mentalità metaromantica che lega gran parte della sua trama misteriosa alla rincorsa della verità, copovolta più volte. È anche una pièce su uno psicopatico che trasforma una vita ordinaria nel caos. La colpa della loro separazione è colpa di chi? Di lui? Di Lei? O di chi altro è in mezzo? Il gioco potrebbe essere anche divertente, ma anche severo e diabolico.
La verità che ogni tipo di relazione è complicata e se oppressata può far nascere deviazioni comportamentali.