“Lo spettacolo delle_” : l’agghiacciante tristezza della violenza tra gli uomini

1 Febbraio 2023

Si è svolto al teatro Trastevere dal 24 al 29 gennaio “Lo spettacolo delle­_”, opera originale scritta e diretta da Marica Roberto e interpretata da Rosario D’Aniello e Alessandro Mannini: uno spettacolo che riesce a gettare uno sguardo profondo e incredibilmente attuale sull’incomunicabilità della diversità e la necessità di sopraffazione dell’altro.

I protagonisti sono due attori, un po’ stanchi o un po’ annoiati, che in uno spazio senza tempo decidono di mettere in scena uno spettacolo. Uno spettacolo da lacrime. Subito i due si immedesimano nei personaggi e assumo i ruoli, sociologicamente ancestrali, di una vittima inerme e di un aguzzino privo di pietà. Non c’è bisogno di cercare di capire “chi”i due rappresentino nello specifico: uno è l’eterno migrante, l’invaso, il debole bullizzato, l’altro è il nativo spaventato, l’invasore, il bullo. Senza spazio e senza tempo davvero.

Mentre la vittima si denuda sotto ordine, questa si mette in posa con le braccia dietro la schiena, pronta a ricevere non frecce, come la classica rappresentazione iconografica del san Sebastiano cui fa l’occhiolino, ma “frecciatine” questa volta, da un essere debole quanto lui, che per sfogo o lavoro o ideologia deve fargli pesare la sua diversità e inferiorità, spesso l’unico sfizio di chi si sente solo e abbandonato dalle istituzioni e dai propri simili. Tristemente non c’è mai fine alla violenza: la vittima, quando si ritrova nella possibilità di essere il carnefice, si comporta esattamente come il precedente aguzzino. Come se la memoria delle vessazioni passate non avesse alcun valore empatico. Come se fosse necessaria la vendetta. In una sorta di corsa agli armamenti, nel tentativo di possedere una pistola emblema di potere e superiorità sull’altro, forse dimenticandosi anche che è tutta una rappresentazione, si consuma il finale tragico dell’opera.

D’Aniello e Mannini riportano sulla scena fedelmente quelle dinamiche, tristemente note, che avvengono quando gli esseri umani si considerano distanti e diversi, reciprocamente ostili, sempre sul chi vive e alla ricerca di minacce da debellare. Semplicemente agghiacciante. In un’umanità che apparentemente non vede possibilità di redenzione, Marica Roberto scrive:<< E alla fine una speranza nella condivisione, forse>>. Forse ha ragione. Senza la condivisione, il perdono e la comprensione c’è solo la paura, la violenza e la vendetta. Occhio per occhio, come diceva Gandhi, e il mondo diventa cieco. Questa è una certezza.

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