“Un giorno come un altro”: l’uomo comune e i diritti-doveri 

6 Ottobre 2023

Il teatro Sala Umberto apre la stagione teatrale 23/24 con “Un giorno come un altro”, commedia farsesca scritta e diretta da Giacomo Ciarrapico, con Luca Amorosino e Carlo De Ruggeri nel ruolo di due scrutatori agli antipodi, nei modi di essere e di fare, in un giorno di scarsissima affluenza elettorale alle urne.

Nel seggio 46/07 a Roma, è giorno di elezioni. Subito si presenta al seggio il dott. Ranuccio Fava (De Ruggeri) che, un po’ in anticipo, prepara la sala in attesa dei colleghi. Integerrimo e serioso, storico di professione, ha molto a cuore il servizio civico che va a eseguire. Lo segue Marco Fioretti (Amorosino), scapestrato viveur, che arriva trafelato e un po’ in ritardo con il telefono in mano. Certamente dal cuore d’oro, ma più interessato al compenso che ai diritti-doveri degli spettanti diritto.

Tra i due è immediato lo scontro, la “strana coppia” siimbecca e si stuzzica aspettando con pazienza che si presenti letteralmente qualcuno al seggio. Persino i colleghi tardano ad arrivare. Se la situazione anomala richiede delle spiegazioni per i più ingenui, pronta è la risposta di chi sa vivere: sono stati tutti vittime del “pontone”. Sostanzialmente una congiuntura astrale che fa coincidere momenti di alto rilievo democratico-istituzionale con un week end, qualcosa come uno sciopero dei trasporti e probabilmente una bellissima giornata di sole. Già a dirla così, chi mai si sarebbe presentato? 

Nella desolazione del disinteresse civile, i due hanno modo di mettere a nudo le loro fragilità e la loro umanità, esseri piccoli in un mondo troppo grande, dove il bisogno individuale viene prima di ogni altra cosa, figurarsi i bisogni civici, il tutto sempre con effetti ameni e esilaranti che mantengono la leggerezza della narrazione. 

I protagonisti sono gli ultimi sopravvissuti di un’epidemia politica che aleggia da tempo nelle società occidentali e ne affligge le democrazie. L’assenteismo alle urne, per chi è preoccupato del sano andamento dell’ordine repubblicano, è una piaga che logora il sistema dal suo interno. Qualche volta scuse blande fanno dimenticare la responsabilità comune per la res publica. Altre volte si cerca un colpevole nella classe politica o nelle condizioni economiche che non offrono quanto sperato. Poi, a dirla tutta, ognuno ha le sue cose da fare. Nel complesso, come dice l’eroe di “V per Vendetta” di Michael Moore, trasposto su pellicola dalle sorelle Wachowski: <<Se cercate un colpevole, non c’è che da guardarsi allo specchio>>.

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