Al Teatro Cometa Off va in scena dal 3 al 19 novembre “Il Condominio di Giulia” scritto da Francesca Staash e diretto da Riccardo Scarafoni con un cast di sei bravissimi attori nei panni di sei entità: lo stesso regista è Sistema Nervoso, Coscienza (Veruska Rossi), Razionalità (Gabriele Linari), Senso di Colpa (Fabrizio Sabatucci), Speranza (Fabiana Bruno) e Cuore (Ughetta D’Onorascenzo).
Si entra in punta di piedi, per non far rumore, per paura di svegliarli, li troviamo già sul palco all’ingresso in platea sdraiati sui loro letti a castello posizionati uno accanto all’altro, basta un colpo di telefono e Coscienza è pronta a prendere la prima chiamata, la prima di una lunga serie, per dar vita allo spettacolo.
Si accendono le luci e iniziano con i loro dibattiti, pronti a far valere le loro caratteristiche, la loro importanza: tutti quanti sono lì, nella testa di Giulia, un’autrice televisiva quarantenne. A turno si manifestano, si agitano, ci raccontano il percorso della donna e la difficile decisione che dovrà prendere.
Si cerca un segnale dall’alto, un cenno di vita, la Speranza che tutto possa cambiare, non si sa in quanto tempo, i giorni passano inesorabili attraverso uno schermo, il primo giorno, poi un anno, poi chissà, mentre il presente sembra non rispondere, si guarda indietro nel passato, un ricordo di un pranzo di famiglia con Madre e Giorgio, l’amore della sua vita, una ricomposizione di pezzi che i personaggi cercano di riunire per completare il puzzle della soluzione che riporta alla vita.
Si guarda dall’interno, un quadro, la “visione” di Giulia che è lì ad ascoltare le persone care che la circondano, “Stanno litigando”, “Giorgio vuole portarla al mare, ma Madre dice che è pericoloso”, quanto sarebbe bello, lontano da tutto e da tutti, anche dai social, che importa se con o senza “Emoji”, lo spettacolo che prende ispirazione dal cartone “Inside Out” riesce alla perfezione.
Temi forti e importanti fanno riflettere lo spettatore, si fa il cosiddetto esame di Coscienza, chissà come ci si comporterebbe in questi casi? Nonostante però la delicatezza dell’argomento la bravura del cast fa divertire e sorridere, ci pensa un ottimo Sistema nervoso che, anche se non ha il controllo del suo corpo utilizza alla perfezione la sua mimica facciale.
Non è da meno la battuta sempre pronta di Senso di Colpa e quel suo accento romano che lo rende autoritario, uno scontro a Cuore aperto con la D’Onorascenzo che si arma di spada e prova a sfidarlo, ancora un segnale dall’alto, la proposta di matrimonio di Giorgio è la prova che a vincere su tutto è sempre l’amore.
Le lacrime di riflessione accompagnano i saluti e il suono degli applausi, la standing ovation meritata per i bravissimi attori. Il Condominio di Giulia è ,quindi ,uno spettacolo da vivere con Razionalità, non avere quel Senso di Colpa, senza perdere mai la Speranza, senza sfociare nel Sistema Nervoso, ma quella dose in più di Coscienza per lasciarsi trasportare e per lasciarci il Cuore.