Dove c’è Gabriele Mainetti c’è fantasia nel cinema italiano ed Elf Me non fa ovviamente eccezione, nel bene e nel male. Pur non essendo il regista è lui l’ideatore e direttore creativo del progetto, tanto che ha coinvolto alla regia gli YouNuts! (pseudonimo di Niccolò Celaia e Antonio Usbergo). Elf Me ha con sé un attore feticcio di Mainetti (che ha lavorato anche alle musiche assieme a Michele Braga ed Emanuele Bossi) e degli YouNuts!, niente meno che Claudio Santamaria e Lillo Petrolo. Il primo ha recitato in Lo chiamavano Jeeg Robot (2015) e Freaks Out (2021), il secondo invece negli ultimi lungometraggi degli YouNuts! Con chi viaggi (2022) e Grosso guaio all’Esquilino – La leggenda del kung fu (2023). Assieme a Lillo e Claudio Santamaria, il cast di Elf Me è composto da Anna Foglietta, Federico Ielapi, Caterina Guzzanti, Giorgio Pasotti, Fabio Rovazzi, Vincenzo Sebastiani, Giulietta Rebeggiani, Francesco Liso, Linda Zampaglione, Orlando Mazza e Cosimo Mazza.
La trama ruota attorno a Trip (Lillo Petrolo), un elfo costruttore che dà vita ai suoi giocattoli con la magia. Un disguido lo porta a conoscere un ragazzino bullizzato di nome Elia (Federico Ielapi) e sua madre Ivana (Anna Foglietta), la quale vende giocattoli in un negozio con pochi clienti (“Non è colpa mia se le persone non vogliono più giocare con giocattoli di una volta?!”, dice Ivana a suo figlio). Trip, per una questione di vita o di morte, ha urgentemente bisogno di tornare a casa entro Natale, ma per farlo ha bisogno che Elia scriva una lettera di reso a Babbo Natale. Tuttavia, l’incontro con l’elfo sarà benefico per Ivana e il bambino visto che la prima avrà più clienti nel suo negozio mentre il secondo acquisirà più sicurezza. Proprio quando le cose sembrano andare per il meglio, un imprenditore malvagio (Claudio Santamaria) cercherà di scombinare le loro vite.
Elf Me è pieno di citazioni cinematografiche: da Gremlins (1984) e Small Soldiers (1998), entrambe di Joe Dante, passando per Goonies (di Richard Donner, 1985), La bambola assassina (di Tom Holland, 1988) e Flubber – Un professore fra le nuvole (di Les Mayfield, 1997). Ma soprattutto, il film è particolarmente ispirato al capolavoro di Steven Spielberg E.T. l’extra-terrestre (1982). Aldilà della chicca “spielberghiana” della bicicletta volante ripresa dagli YouNuts! e di un’altra svolta narrativa che omettiamo per evitare spoiler, sia in Elf Me che in E.T. l’extra-terrestre il protagonista è un bambino insicuro che si sentirà meno solo da quando farà amicizia con una creatura dai poteri magici, anche se in un modo o nell’altro “l’aiutante” ha le ore contate.
Funzionano i momenti di tenerezza perché gli YouNuts! sono riusciti a giostrare le varie tematiche inserite: l’accettazione di sé stessi, la solitudine e la potenza dei legami affettivi. A farne le spese però sono proprio i momenti di comicità visto che si tenta a tutti i costi di far ridere ma quasi mai senza successo, tanto che le risate arrivano durante i titoli di coda che mostrano gli errori sul set. Si tenta di dar peso alle caratterizzazioni vocali dei personaggi (da Lillo a Caterina Guzzanti e Claudio Santamaria) per strappare una risata ma a lungo andare risulta ridondante. Si ha l’impressione, tra l’altro, che Elf Me poteva anche essere un film muto visto che gli attori recitano come se fossero dei bravi mimi. Si osa anche un pelino troppo e inutilmente, come per esempio nel caso dell’oca gigante e della carta da gioco su cui è disegnata l’elfo Trip, entrambi del tutto inconsistenti.
Il risultato nel complesso è che Elf Me sia un film da vedere la domenica pomeriggio a casa con la famiglia (sensata difatti la scelta di distribuirlo su Prime Video dal 24 novembre) quando fuori piove. Si percepisce tutto il divertimento di chi ha lavorato in questo film e il messaggio più volte ribadito da Ivana “Non smettete mai di sognare” riesce ad avere il suo effetto, ma, per quanto ci provi, è più guardabile che memorabile.