‘Odio il Natale’. La serie Netflix racconta la singletudine delle Millenials durante le feste

31 Dicembre 2022

Odio il Natale è la giusta medicina per chi vive con disagio le festività natalizie. Il cenone con i parenti, i bilanci di fine anno, la singletudine (volontaria e non) e i relativi stati emotivi sono tutti rappresentati e incarnati con leggerezza dalla brava e deliziosa Pilar Fogliati, protagonista delle serie Netflix diretta da Davide Mardegan e Clemente De Muro e prodotta da Lux Vide, tra le più cliccate del Natale 2022.

Il personaggio interpretato dall’attrice è Gianna, una giovane donna che strizza l’occhio al prototipo femminile delle giovani Millenials, donne in gamba, belle, sulla trentina circa, realizzate nel lavoro e con una certa emancipazione e autonomia ma, ahimè, sole. Si, sentimentalmente sole. Circondate da amicizie preziose, sincere e coltivate con cura, spesso corteggiatissime, fresche e colorate come Gianna, le trentenni single di oggi sono le ultime romantiche, figlie degli anni Ottanta e Novanta, che cercano l’amore, ma fuggono le relazioni o non riescono a mantenerle. Forse perché hanno già collezionato qualche delusione cocente alle spalle? Forse perché una volta abituate alla singletudine è difficile rinunciare ad una libertà ed equilibrio dell’io per un equilibrio di coppia? Insomma, molte di queste donne hanno un vissuto tale da poter cominciare ad accarezzare un delicato cinismo e una certa disillusione o semplicemente a pensare che single è bello e che quando l’amore arriva (se arriva) non avrà che da bussare al campanello. Tutto nella norma quindi. O almeno così sembra finché su queste fanciulle non incombe la pressione del Grande Dittatore Sociale, la famiglia e i suoi dogmi, l’età anagrafica, l’orologio biologico e il temutissimo….Natale!

Così, una condizione normalissima e probabilmente transitoria, anche se prolungata nel tempo, sembra diventare una catastrofe così grave da spingere la libera donzella a fingere di avere un fidanzato da presentare in famiglia alla cena della vigilia di Natale e a trovarsene uno in ventiquattro giorni uscendo con una serie di simpatici ‘prototipi’ del maschio single. Dal ricco imprenditore costretto in sedia a rotelle a causa di un incidente all’intellettuale cafone, dal pescivendolo con una madre ingombrante al diciannovenne conosciuto su Tinder che frequenta ancora il liceo. E con ciascuno di loro la nostra Gianna, come tante altre donne alle prese con i primi, secondi, terzi e oltre appuntamenti, si sente incastrata in un’adolescenza tardiva, tra nottate in discoteca le bevute con le amiche, il messaggino del tipo che ti piace che non arriva mai, il lavoro e le prime prese di consapevolezza da adulti. Il bello dei trenta insomma! Non mancano le risate e la spensieratezza di un’età adulta, ma non troppo ,ma neanche la spiacevole sensazione di sentirsi sbagliata, inceppata, disagiata; quando in realtà si è semplicemente soli con sé stessi in un determinato momento della propria vita. Purtroppo però è molto difficile spiegare alla zia attempata, all’amica con figli o al corteggiatore strambo che la solitudine, tanto temuta da tutti, può anche rivelarsi tutt’altro che negativa, può essere un’ottimo strumento di introspezione, un’amica fidata che nel momento in cui si incontrerà l’amore non sarà gelosa ma si farà da parte volentieri.

Tutto si svolge tra i canali veneziani e quelli  di una Chioggia romantica e malinconica avvolta dalla nebbia, dai presepi, dalle luci e dai dolci di Natale. A popolare questa minuscola New York (giusto per fare un riferimento alle celebri ragazze single di Sex and City di cui Carrie Bradshaw aveva già messo sul tavolo l’argomento) ci sono le amiche di Gianna: la sorella prigioniera di un matrimonio senza passione, l’amica trentenne ancora vergine, la coinquilina che seduce una marea di uomini ma è terrorizzata dalle relazioni, la collega omosessuale segretamente innamorata di lei e una sfilza di corteggiatori papabili al ruolo del fidanzato che può piacere alla mamma. Sul contorno della laguna chioggiotta c’è la famiglia borghese, fondata sul matrimonio che fa cadere le sue maschere svelando disagi covati e nascosti  nel tempo e vari tradimenti. Alla cena della vigilia di Natale Gianna invita gli affetti più cari ma un ultimo scampanellio conclude la seria senza svelare l’ospite a sorpresa. Che sia l’amore inatteso? O semplicemente il piacere di un’attesa che ci insegna a non disperare, che ogni cosa arriva a suo tempo e che ognuno ha il suo percorso?

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