A cavallo tra gli anni 70 e 80, la città di Napoli fu teatro di un’esperienza di governo che ruppe in maniera significativa con il passato e che divenne un caso di successo a livello nazionale. Il sindaco Maurizio Valenti e la sua “squadra” alla guida del Comune sono i protagonisti di “La Giunta”, film presentato in anteprima il 17 gennaio a Roma, al Cinema Nuovo Sacher, e atteso questa sera al Multisala Modernissimo, nel capoluogo partenopeo. Prodotto da Parallelo 41 e Luce Cinecittà, il lungometraggio – che ha partecipato anche al 40esimo Torino Film Festival – è un prodotto prezioso, si distingue per le emozioni trasmesse dalle testimonianze dei protagonisti di quella stagione, e per una fotografia che trasferisce il quadro di un contesto economico-sociale in forte cambiamento. Un racconto prismatico, scritto e diretto da Alessandro Scippa, figlio di Antonio Scippa, assessore al Bilancio di un gruppo di validi professionisti animati da senso civico e spirito d’iniziativa. Che guidarono Napoli dal 1975 al 1983, a trazione comunista, per la prima volta in assoluto in quella che veniva riconosciuta come la metropoli “più nera” d’Italia. Un ex capitale del Regno (delle Due Sicilie) complessa nel suo tessuto sociale e ridotta male in molti suoi quartieri, a partire dai bisogni primari.
Valenti fu abile ad arginare in tempo il rischio dell’epidemia di colera, cercò invece di fare il possibile dopo il terremoto del 1980, i cui effetti però travolsero anche la tenuta dell’amministrazione cittadina.
Affidandosi a interviste ai protagonisti dell’epoca e attingendo a materiali d’archivio pubblici e privati spesso inediti, la pellicola è un affresco denso e partecipato, che a partire dalla figura di un primo cittadino carismatico intaglia accanto al suo i ritratti di un gruppo di donne e uomini che a Palazzo San Giacomo cercò di realizzare il sogno di una politica battagliera e soprattutto vicina alle persone. Cocktail che in buona parte riuscì nel proprio intento.
Il film è arricchito dalle voci dei testimoni – Lucia e Marco Valenzi, Federico Geremicca, Antonio Bassolino e Mimmo Jodice, Roberto De Simone, Berardo Impegno, Marco Demarco – e dalla “presenza” di Maurizio Valenzi, impersonato da Renato Carpentieri. Ne deriva un quadro che, per il portato delle iniziative e dell’entusiasmo diffuso, oggi sarebbe assolutamente impensabile. Dopo aver visto questo lavoro si ha la sensazione che la politica e il governo della cosa pubblica siano distanti anni luce. Dalla propria essenza, soprattutto. Di strumento finalizzato al miglioramento e alla tutela della vita dei cittadini.
La prima romana, partecipata e applaudita, si è accompagnata ad un momento di proficuo dibattito, alla presenza di Scippa, della produttrice Antonella Di Nocera e del padrone di casa al Sacher, Nanni Moretti.