Paolo Genovese torna dietro la macchina da presa per dirigere il suo terzo adattamento tratto da un suo libro. La trasposizione cinematografica stavolta, dopo “Tutta colpa di Freud” e “Supereroi”, è quella del suo secondo romanzo Il primo giorno della mia vita, edito da Einaudi e pubblicato nel 2018. Questo film, in sala dal 26 gennaio, è il racconto di una storia sulla forza di ricominciare anche quando tutto intorno sembra crollare.
Le riprese della pellicola si sono svolte all’inizio del 2021, tutte in Italia e racchiuse in sole nove settimane. La storia non è ambientata a New York, come nel romanzo, ma a Roma, che si trasforma però in luogo neutro, anzi come ha ripetuto più volte lo stesso regista in un “non luogo”. La trama unisce la storia di due donne, un uomo e un ragazzino, convinti, per motivi differenti, di aver toccato il fondo e che sia giunta l’ora di farla finita con la loro vita. Tutti e quattro però vengono salvati, nella stessa notte, da un personaggio misterioso, che dona a ciascuno sette giorni per scoprire come sarebbe il mondo senza loro. I quattro protagonisti di questa favola nera avranno la fortuna di vedere, con i loro occhi, cosa accadrà quando non ci saranno più e quale sarà la reazioni di parenti e degli amici.
I quattro protagonisti di questa straordinaria storia compongono un gruppo davvero variegato di persone che vengono da età e mondi diversi. Valerio Mastandrea è il motivatore e life coach Napoleone, Margherita Buy la poliziotta Arianna, Sara Serraiocco l’ex campionessa di ginnastica artistica Emilia, costretta a vivere su una sedia a rotelle, e infine Gabriele Cristini è Daniele, un piccolo youtuber famoso sul web, dove si abbuffa, spinto da un padre ambizioso. L’uomo che offre una seconda possibilità è interpretato da un sempre bravissimo e straordinario Toni Servillo. Una sorta di Caronte che a bordo di una vecchia station wagon blu porta in giro per Roma i quattro cosidetti ” walking dead “. Quest’angelo durante questa settimana sospesa nel tempo, come in un limbo, fornirà una nuova prospettiva dell’esistenza e visioni di un possibile futuro, come un nuovo amore o un figlio e tanto altro. Alla fine di questa esperienza soprannaturale, il quartetto dovrà prendere una definitiva decisione e per qualcuno l’ultimo giorno potrebbe trasformarsi nel primo di una nuova e seconda vita. Fanno parte del cast anche Vittoria Puccini nel ruolo di un’altra salvatrice-angelo, Giorgio Tirabassi come collega poliziotto di Arianna, Antonio Gerardi come papà avido di Daniele, Elena Lietti come moglie di Napoleone e per finire Lino Guanciale nei panni di un giovane che Emilia conosce per caso su una panchina.

Paolo Genovese vincitore di due David di Donatello e autore pluripremiato di titoli di enorme successo come “Perfetti sconosciuti” ( esistono ben 23 remake stranieri ) porta sul grande schermo una storia laica. Il primo giorno della mia vita è un film che affronta il suicidio, uno dei tabù della nostra società, dando a tutti la speranza che c’e sempre una seconda possibilità.