The Marvels e il femminismo del MCU

10 Novembre 2023

Dopo che Carol Danvers/Captain Marvel (Brie Larson) ha riavuto la sua identità dai Kree e si è vendicata della Suprema Intelligenza, dovrà caricarsi del fardello di un universo destabilizzato. Quando incappa in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si collegano con quelli della sua fan del New Jersey Kamala Khan/Ms. Marvel (Imam Vellani), e con quelli della nipote da cui si è distaccata da tempo, il capitano Monica Rambeau (Teyonah Parris). Le tre donne dovranno fare squadra per salvare l’universo dalla malvagia Dar-Benn (Zawe Ashton), signora della guerra Kree.

The Marvels è il film più femminile del MCU avendo non solo tre protagoniste e un’antagonista di sesso femminile, ma anche la stessa regista di Candyman (2021) Nia DaCosta, la prima donna afroamericana a dirigere un film di supereroi Marvel. Una pellicola che all’interno del MCU vuole essere l’inno della Girl Power unendo nel cast donne in un modo o nell’altro diverse: la bionda Brie Larson, la pakistana Imam Vellani, l’afroamericana della Carolina del Sud Teyonnah Parris e la londinese di origini ugandesi Zawe Ashton. Peccato che questa inclusività sembra più un pretesto che altro visto il film fallisce su ogni tentativo assomigliando più a una copia malriuscita di Charlie’s Angels.

Imam Vellani, Brie Larson e Teyonah Parris in una scena di “The Marvels”.

The Marvels è il vuoto più totale, 105 minuti (il lungometraggio più corto del MCU) del nulla cosmico visto che non funziona praticamente niente. Ogni aspetto inserito in The Marvels, film tra l’altro talmente veloce da non far godere niente agli spettatori, non viene minimamente sviluppato. Aldilà di un paio di scene cringe, Nick Fury (Samuel L. Jackson) è così inutile che sarebbe stato meglio averlo in un altro prodotto futuro dove avrebbe funzionato di più. Dar-Benn avrebbe del potenziale ma è troppo scialba e Zawe Ashton sembra che abbia appena subito un intervento dal dentista poiché ha la stessa espressione per tutta la durata del film. Monica Rambeau è stata molto più interessante nella bellissima serie Wandavision (di Matt Shakman, 2021) dove non era neanche la protagonista visto che in The Marvels non attira l’attenzione neanche per sbaglio; inoltre, Teyonah Parris è troppo spaesata dando l’impressione di recitare senza avere la sicurezza dei propri mezzi.

Kamala Khan non era particolarmente interessante nella sua serie stand alone Ms. Marvel (ideata da Bisha K. Ali, 2022) e qua la situazione è ancora peggio visto che per 105 minuti non fa altro che sbavare per Carol Denvers senza mai evolversi. Kamala Khan è l’equivalente di Jar Jar Binks nell’universo di Star Wars, una scusa per attrarre i bambini rendendo così più naif il MCU. Impossibile paragonare Kamala Khan all’ottimo Spiderman di Tom Holland che adorava Tony Stark perché quest’ultimo aveva un’ammirazione per il suo idolo molto più divertente, sensata e studiata. Infine, arriviamo proprio all’eroina più anomala del MCU, niente che meno Captain Marvel. Dopo tutto questo tempo rimane ancora una volta troppo fredda, oscura e distaccata, o forse troppo poco interessante. Lo stesso conflitto interiore di Carol Denvers, più che giustificabile, sembra una cosa da niente e per i toni della Marvel stona fin troppo. Per di più, anche la recitazione di Brie Larson lascia il tempo che trova, le sue espressioni sono pari a un’insegnante intenzionata a sgridare un alunno per non aver fatto i compiti. Le scene action dinamiche girate da Nia DaCosta non sono sbagliate, ma sono anch’esse dimenticabili e prive di personalità.

Si sa ormai che la Marvel è in declino da dopo il meraviglioso Avengers: Endgame (dei fratelli Russo, 2019) che è riuscito a chiudere un ciclo praticamente perfetto (sia chiaro, non che ogni film Marvel delle prime tre fasi sia ben riuscito, ma perlomeno avevano un’idea che tutto sommato ben si collegava con il gran finale di Avengers: Endgame) iniziato nel 2008 con Iron Man (di Jon Favreau). Il covid, le molestie che hanno coinvolto Jonathan Majors e gli scioperi continui hanno influito negativamente all’azienda di Kevin Feige, ma anche il pubblico e i tempi sono cambiati, non a caso le serie televisive Marvel sembrano diventare più rilevanti dei film stessi (e a tal proposito, per vedere The Marvels, oltre a Captain Marvel, sarebbe necessario guardare Wandavision, Secret Invasion e Ms. Marvel).

Ma la Marvel sa lavorare ancora bene perché lo stupendo Guardiani della Galassia Vol. 3 (di James Gunn) è uscito a maggio di quest’anno, eppure per quanto è malriuscito The Marvels sembra che l’opera di Gunn sia uscita 5 anni fa. The Marvels, uscito l’8 novembre nelle sale, è il terzo lungometraggio della Fase 5 del MCU ma è anche il tracollo cinematografico peggiore della “Casa delle idee” perché qui di idee non ce ne stanno.

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Jacky Debach

Isac Jacky Debach nasce a Roma il 30 gennaio 1994. Ha conseguito la laurea triennale in Comunicazione pubblica e d'impresa presso La Sapienza, la laurea magistrale in Cinema, televisione e produzione multimediale presso l'Università degli Studi Roma Tre (DAMS) e il diploma di Master in Critica giornalistica presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico". Ha lavorato come redattore per Cosanepensate.it, come account commerciale per la ME Production SRL e ha collaborato con Madmass.it, Metropolitan Magazine.it e Recensito. Attualmente gestisce la pagina social Cinefusi.it e lavora come social media manager. Amante del cinema, della musica, della serialità televisiva e del calcio.

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