Che bello 50 km all’ora e che coppia interessante Fabio De Luigi e Stefano Accorsi che qui ricordano in un certo modo Thelma & Louise in versione maschile. Il comico romagnolo e l’attore emiliano sono i protagonisti di questa toccante e divertente commedia on the road ambientata in Emilia-Romagna. Fabio De Luigi, alla sua terza regia dopo Tiramisù (2016) e Tre di troppo (2023), fa una dedica d’amore alla sua regione di appartenenza attraverso la cadenza dei personaggi e i paesaggi suggestivi dell’Appennino Emiliano-Romagnolo.
Il sobrio Rocco (Fabio De Luigi) e l’esuberante Guido (Stefano Accorsi) sono due fratelli che si ritrovano dopo molti anni al funerale del babbo (il termine “papà” scordatevelo) sgarbato Corrado (Alessandro Haber). Tra rancori passati e affetto sopito, i due affrontano un viaggio attraverso l’Emilia-Romagna per portare le ceneri del loro genitore accanto alla moglie, seguendo le sue ultime volontà. Il tragitto viene fatto però seguendo alcune regole stabilite di quando erano adolescenti, iniziando col compierlo a bordo di due vecchi motorini sfasciati. Il viaggio sarà l’occasione per Rocco di mettere una pietra sopra al suo astio verso Guido.
Il loro scontro diventa una battaglia tra provincia e mondo, laddove Rocco, dal carattere onesto e introverso, rappresenta l’uomo di provincia (la Romagna) che vive una vita tranquilla lavorando come meccanico, mentre l’uomo di mondo Guido (l’Emilia), che vive una vita frenetica sulle navi da crociera, è più superficiale ma al contempo più vivace del fratello. Nonostante le loro divergenze insieme sono irresistibili: ordinano tutto il menù di un ristorante asiatico, ballano a modo loro Girls Just Want to Have Fun di Cindy Lapurer (cantata qui da una Marina Massironi vestita come la cantante newyorkese nel videoclip della canzone) e giocano a pingpong contro due delinquenti.
Rocco e Guido sono perciò due cinquantenni rimasti ancora bambini in un mondo pericoloso e cinico, tanto che il regista li mostra anche da giovanissimi attraverso video e fotografie, proprio perché la loro anima è rimasta ferma a un tempo ormai lontano. Quel tempo corrisponde agli anni ’80, anni che Fabio De Luigi guarda malinconicamente: la canzone di Cindy Lauper è del 1983, i cellulari sono quasi inesistenti e i motorini che guidano Rocco e Guido sono retrò. Il loro viaggio diventa perciò necessariamente anacronistico perché per risolvere i loro contrasti forse serve tornare bambini, vivendo la vita veramente a 50 km all’ora spensieratamente.
Il film, ispirato 25 km/h di Markus Goller che ha fatto il boom d’incassi nel 2018, sarà al cinema dal 4 gennaio distribuito da Eagle Pictures e merita assolutamente la visione. Una commedia emozionante che fa solo del bene al cinema italiano, con Fabio De Luigi e Stefano Accorsi alla riscossa e più in forma che mai.