Estranei: un labirinto imploso ed intenso

23 Febbraio 2024
Paul Mescal and Andrew Scott in ALL OF US STRANGERS. Photo Courtesy of Searchlight Pictures. © 2023 Searchlight Pictures All Rights Reserved.

Se avete voglia di drammi psicologici e strazianti allora non potete perdervi Estranei, ispirato al romanzo di Taichi Yamada – già portato in scena da Nobuhiko Obayashi in The Discarnates – pubblicato nel 1987 e vincitore del Premio Yamamoto Shūgorō nel 1988. Il film è diretto da Andrew Haigh (regista di Weekend) e vede nel cast Andrew Scott (Professor Moriarty in Sherlock), Paul Mescal (Connell Waldron in Normal people), Jamie Bell (celebre per il ruolo di Billy Elliot nell’omonimo film) e Claire Foy (Elisabetta II del Regno Unito nelle prime due stagioni della serie televisiva Netflix The Crown).

Una notte, nel suo condominio semi vuoto della Londra contemporanea, uno sceneggiatore sulla quarantina di nome Adam (Andrew Scott) incontra il suo vicino di casa Harry (Paul Mescal), il quale romperà la routine della sua vita quotidiana. Tra i due si sviluppa una relazione d’amore ma Adam è tormentato dai ricordi del suo passato avendo perso i genitori quando era adolescente. Ciò lo spinge a tornare nella città di periferia in cui era cresciuto e alla casa in cui viveva da bambino, dove i suoi genitori (Jamie Bell e Claire Foy) sembrano ancora vivi con lo stesso aspetto di 30 anni prima.

Estranei è una storia di formazione intrapresa da Adam, interpretato con delicatezza e intensità da Andrew Scott. Fin da subito Haigh ci mette in contatto con il protagonista facendoci viaggiare nel suo labirinto di ossessioni, rassegnazioni, rimorsi, lutti e paure, così che possiamo scrutare le sfumature della sua personalità, anche se molto lentamente vista la riservatezza che lo porta a trattenersi. Nella buona sostanza, una lotta intensa contro i fantasmi del proprio passato.

“Estranei”: una scena del film

Ecco perché alcuni potranno considerarlo superficiale o legnoso visto che di fatti ce ne sono davvero pochi, ma è proprio il film che doveva essere così: intenso quanto imploso nei meandri delle emozioni. C’è anche spazio per indagare come può vivere un figlio gay all’interno di una famiglia che non accetta la sua omosessualità, così come c’è spazio per analizzare che tipo di rapporto può avere un uomo con dei genitori aventi la stessa età, anche se in realtà sono solo frutto della sua immaginazione.

Lo stesso titolo Estranei è polisemico poiché dà voce sia ad Adam, che ha un rapporto soltanto con persone ormai non più in vita, e sia ai gay, i quali si sentono esclusi ed estranei dal resto della società, famiglia compresa. Estranei allora non è assolutamente per tutti i palati cinematografici, ma se avete voglia di versare qualche lacrimuccia guardando un dramma psicologico allora aspettate con ansia il 29 febbraio perché ne uscirete soddisfatti… e devastati.

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Jacky Debach

Isac Jacky Debach nasce a Roma il 30 gennaio 1994. Ha conseguito la laurea triennale in Comunicazione pubblica e d'impresa presso La Sapienza, la laurea magistrale in Cinema, televisione e produzione multimediale presso l'Università degli Studi Roma Tre (DAMS) e il diploma di Master in Critica giornalistica presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico". Ha lavorato come redattore per Cosanepensate.it, come account commerciale per la ME Production SRL e ha collaborato con Madmass.it, Metropolitan Magazine.it e Recensito. Attualmente gestisce la pagina social Cinefusi.it e lavora come social media manager. Amante del cinema, della musica, della serialità televisiva e del calcio.

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