L’estate per le sale cinematografiche è sempre un periodo complesso e solitamente sono i grandi blockbuster o i film d’azione e d’avventura a guadagnare più pubblico. Tra quelli attesi per quest’estate c’è Borderlands diretto da Eli Roth (Hostel, Thanksgiven, Bastardi senza gloria in cui il regista ha recitato) in uscita il 7 agosto nei cinema italiani, distribuito da Eagle Pictures.
Tratto dall’omonimo videogioco sviluppato dalla Gearbox Software, il film racconta la storia di Lilith (Cate Blanchett), una mercenaria in giro per l’universo a cui viene commissionata la ricerca di Tiny Tina (Ariana Greenblatt), la figlia di Atlas (Edgar Ramirez), un uomo molto potente. Quando Lilith rintraccia finalmente la ragazzina si ritroverà in mezzo a un gruppo variegato di persone che stanno proteggendo Tiny Tina e capirà che l’unico scopo di Atlas è riavere la bambina perché lei è la chiave per aprire la cripta che nasconde al suo interno un potere incredibile. A questo punto Lilith, Tiny Tina, un robottino di nome Claptrap, Roland (Kevin Hart), Krieg (Florian Munteanu) e la scienziata Tannis (Jamie Lee Curtis) saranno costretti a una corsa contro il tempo per scappare da Atlas e trovare per primi la cripta.
Se le premesse di Borderlands potevano far pensare a qualcosa di interessante il risultato invece non lo è stato.
Borderlands è un film d’avventura che non aggiunge nulla al suo genere. La storia è un mix di elementi visti e rivisti in numerosi film di questo tipo. Ci sono delle battute divertenti, che rendono alcuni momenti davvero piacevoli, ma per il resto non centra davvero l’obiettivo e annoia.
Insieme all’aspetto narrativo anche quello tecnico non è riuscito, infatti, la maggior parte delle scene d’azione sembrano essere davvero un videogioco, rendendo tutto ancora più irrealistico e poco piacevole da guardare, che l’effetto sia stato o voluto o meno.
Nemmeno la presenza di Cate Blanchett e di Jamie Lee Curtis riesce a sollevare le sorti del film. E questo dice tanto su quanto la storia e la sua riuscita siano deboli.
Borderlands è un film che poteva avere la sua dose di fan, poteva risultare piacevole da guardare per passare una serata diversa, anche senza essere un capolavoro, e invece non è riuscito a trovare il suo posto, diventando qualcosa di facilmente dimenticabile.