Max Pezzali: la recensione del concerto a Roma

29 Giugno 2024

Nessuno come Max Pezzali riesce a raccontare la Generazione X-Y e lo dimostra il fatto che quasi tutto lo Stadio Olimpico il 27 giugno era circondato da persone appartenenti a quei periodi storici. È difatti impossibile non rivedersi in almeno una sua canzone, sfido infatti chiunque a non aver vissuto la stessa esperienza de La regola dell’amico, Nessun rimpianto, Gli anni, Rotta x casa di Dio e Come mai. La grande forza di Max è proprio quella di porsi come un amico a cui puoi confidare tutto e “fare cazzate come non succedeva da un pacco di tempo”, ma senza dilungarci troppo sull’importanza che il nostro compare ha avuto nella musica italiana concentriamoci sul concerto di giovedì sera.

Il palco era riempito di oggetti che hanno proprio a che fare con la storia degli 883: l’arbre magique gonfiabili di Sei un mito, la ragnatela di Spider-Man, i cartelli di Nord sud ovest est, la mano gigante che ci conduce nelle tenebre de Il grande incubo, il pallone da calcio gigante di La dura legge del gol, il pupazzo di circa dieci metri dai capelli blu che ci riporta a La regina del celebrità e le diecimila lire di Con un deca. I megaschermi laterali sopra la scritta All Star e il megaschermo dietro il palco appena sotto la scritta Max Forever completano tutto il resto. Prima che cominciasse lo show, i maxischermi hanno fatto vedere il trailer di Hanno ucciso l’uomo ragno, la serie televisiva di Sydney Sibilia in onda da ottobre su Sky e incentrata sulla storia degli 883.

Fino alle 21 lo stadio non era ancora pieno ma tantissime persone a quell’ora stavano scendendo le scalinate per dirigersi verso il prato e stavano prendendo il proprio posto in curva e tribuna. Non c’era alcun dubbio, lo stadio si sarebbe riempito nel giro di pochi minuti. Alle 21:30 le luci si spengono e sugli schermi vediamo il cantante aprire una scatola dal contenuto misterioso. Sul palco entrano i vessilli e la banda che ha introdotto Viaggio al centro del mondo. Max Pezzali, con occhiali da sole e maglietta sotto una camicia aperta a fantasia, dopo il brano del 1999 ha proseguito energicamente con Bella vera e La regina del celebrità (in quest’ultima canzone a essere centrale è la discoteca a specchio sferico mostrato dagli schermi).

Successivamente sul teleschermo vediamo un due di picche (che farà poi il suo ingresso nel palco) e arriva il momento de La regola dell’amico, uno dei più grandi successi di tutta la sua carriera. Dopo quattro canzoni dove è impossibile non saltare e ballare, arriva la romantica Io ci sarò, che dà più respiro al pubblico già scaldato dai brani precedenti. Fin da subito si ha avuto l’impressione di essere tornati in una serata di inizio anni duemila, tanto che sul prato i cellulari non erano così preponderanti come in altri concerti.

Dopo qualche hit come Rotta x casa di Dio e il medley Non me la menare / Te la tiri / 6 1 sfigato/ Jolly Blu, le luci verdi e una storia horror raccontata sui maxischermi accompagnano Il grande incubo. Giustamente deve arrivare anche il suo inedito Discoteche abbandonate, introdotto con una visual di didascalie sulle discoteche in rovina. Tuttavia, come ci si aspettava, è stata la canzone che ha coinvolto meno il pubblico, il quale quando va a vedere uno come Max si aspetta solo hit.

Max Pezzali: Photo Credits © Corriere Tv

La presentazione della banda arriva a metà serata e ad accompagnare Pezzali sono Giordano Colombo (batteria), Marco Mariniello (basso), Giorgio Mastrocola (chitarra), Ernesto Ghezzi (tastiere) e Davide Ferrario (chitarra e sequenze). Il cantante classe 1967 ha proseguito poi con grandi successi come Sei un mito, La lunga estate caldissima e la sequenza romantica che ha visto entrare in scaletta Una canzone d’amore (qua il maxischermo ha invitato gli spettatori ad accendere le torce dei telefonini), Come mai, Nessun rimpianto ed Eccoti. La vera sorpresa arriva però con Ci sono anch’io (se amate Il pianeta del tesoro della Disney non potete dimenticarvela) visto che, come ha ammesso lo stesso artista, probabilmente non aveva ancora cantato dal vivo.

Arriva poi uno dei momenti più esaltanti della serata e sto parlando dell’esibizione di Hanno ucciso l’uomo ragno, introdotto con un video che fa vedere Pezzali prendere i superpoteri dopo essere stato morso da un ragno. Durante l’esecuzione del brano, i maxischermi proiettano una storia a fumetti che tratta della morte di Spiderman. In seguito i proiettori hanno fatto vedere un album di figurine dove Max Pezzali e tanti personaggi che hanno fatto la storia come Einstein, Michael Jackson, Lincoln e Diana cantano in divisa La dura legge del gol. Nel finale della canzone, visto il calore del pubblico romano, Max non può far altro che dire ai suoi fan “Lo squadrone siete voi”, e in quell’esatto momento riecheggia il coro “ooohhh e oooohhh. Dopo questo momento toccante entra in scaletta uno dei brani più attesi, anticipato da un video che mostra un annuario scolastico, si tratta de Gli anni, un vero e proprio inno dei giovani nati negli anni ’90.

Scherza poi col pubblico Max Pezzali dicendo di essere arrivato all’ultimo brano in scaletta e perciò dedica ai suoi fans Grazie mille in versione acustica, con gli schermi che riferiscono quanti spettatori sono presenti allo stadio (ben 68.409). Ma chi è abituato a vedere Max Pezzali dal vivo sa che brani come Nord sud ovest est e Tieni il tempo non possono mancare, inoltre le luci ancora non si erano accese quindi il ritorno di Pezzali sul palco era scontato. Difatti, dopo una breve pausa Pezzali torna con la band cantando proprio queste due hit che hanno addirittura fatto nascere nascere un trenino sul prato. L’ultimo brano in scaletta (non è la prima volta che Max chiude così i concerti) è Con un deca e nello stadio vengono sparate le diecimila lire.

Non c’è alcun dubbio, chi è cresciuto con Max Pezzali e quindi con gli 883 non può non rimanere soddisfatto dopo questo tuffo nel passato. Una vera e propria festa dove il coinvolgimento del pubblico, gli oggetti sul palco, i maxischermi e le canzoni hanno raccontato la storia e l’anima di questo artista immortale. D’altronde il nome stesso del tour non ha mentito: Max Forever (Hits Only).

Di seguito, la scaletta del concerto tenutosi a Roma il 27/06/2024

  1. Viaggio al centro del mondo
  2. Bella vera
  3. La regina del celebrità
  4. La regola dell’amico
  5. Io ci sarò
  6. Come deve andare
  7. Rotta x casa di Dio
  8. Non me la menare / Te la tiri / 6 1 sfigato/ Jolly Blue
  9. La radio a 1000 watt
  10. Sei fantastica
  11. Il grande incubo
  12. Discoteche abbandonate
  13. Sei un mito
  14. Nella notte
  15. Weekend
  16. La lunga estate caldissima
  17. Una canzone d’amore
  18. Come mai
  19. Nessun rimpianto
  20. Eccoti
  21. Ci sono anch’io
  22. La dura legge del gol
  23. Hanno ucciso l’uomo ragno
  24. Gli anni
  25. Grazie mille
  26. Nord sud ovest est
  27. Tieni il tempo
  28. Con un deca
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Jacky Debach

Isac Jacky Debach nasce a Roma il 30 gennaio 1994. Ha conseguito la laurea triennale in Comunicazione pubblica e d'impresa presso La Sapienza, la laurea magistrale in Cinema, televisione e produzione multimediale presso l'Università degli Studi Roma Tre (DAMS) e il diploma di Master in Critica giornalistica presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico". Ha lavorato come redattore per Cosanepensate.it, come account commerciale per la ME Production SRL e ha collaborato con Madmass.it, Metropolitan Magazine.it e Recensito. Attualmente gestisce la pagina social Cinefusi.it e lavora come social media manager. Amante del cinema, della musica, della serialità televisiva e del calcio.

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