“Tre giorni” e l’attesa insostenibile di un futuro incerto

15 Febbraio 2024

Nella vita l’attesa è qualcosa che accompagna quotidianamente gli esseri umani. A volte si deve attendere qualcuno in ritardo, oppure bisogna aspettare che il proprio figlio esca da scuola, o ancora un risultato, un evento gioioso o qualcosa che sai che potrà cambiare la tua vita, o porle fine. Ed è proprio quello che succede a Rob (Daniele Paoloni) in Tre giorni. La pièce – scritta e diretta da Federico Malvaldi, che ha debuttato in prima assoluta all’Altrove Teatro Studio a Roma – racconta i tre giorni del ragazzo nella sua stanza d’ospedale dove attende di essere operato alla colonna vertebrale dopo che gli è stato diagnosticato un cancro, un’operazione che ha il 50 % di successo e il 50% di insuccesso. Tre giorni che Rob passerà in preda all’ansia, alla paura e alla rabbia, accompagnato dalla dottoressa Emanuela (Francesca Astrei), l’infermiera Susi (Veronica Rivolta) e l’amico di una vita Ed (Renato Civello).

Sono giorni in cui Rob si innamora della dottoressa e deve fare i conti con tutto quello che potrebbe succedere nelle prossime ore. E proprio per questo si comporta in maniera antipatica e scorbutica con tutte le persone che stanno lì solo per aiutarlo e per tenergli compagnia. Non c’è delicatezza in questo spettacolo, non ci sono filtri; tutto il dolore, la rabbia e la durezza di certi discorsi sono significativi della frustrazione e della paura che vive Rob. E Daniele Paoloni porta in vita con estrema bravura, ironia e verità questo ragazzo, in bilico tra la vita e la morte, in attesa di un futuro che non sa se riuscirà ad avere.

Tre Giorni riesce nel raccontare quanto un’attesa può fare paura e quanto sia difficile affrontare determinate situazioni in maniera positiva. Mostra la durezza di questi momenti in tutta la loro crudità, soffermandosi però, più che altro, su quanto sia lo stato d’animo a influire in maniera maggiore su come essi vengono effettivamente vissuti e percepiti. Una storia che fa arrivare al pubblico tutta la rabbia, la paura, il dolore e la speranza di un uomo facendo provare, quasi in prima persona, quanto sia difficile fare i conti con esperienze del genere e quanto avere una persona accanto possa davvero ribaltare i pensieri e far nascere qualcosa di positivo. Ma soprattutto mostra quanto sia importante vivere sempre giorno per giorno senza pensare troppo al futuro e alle conseguenze delle proprie scelte, perché non si sa mai cosa ha in serbo la vita per noi.

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