L’ultimo capitolo degli acchiappafantasmi delude senza neanche avere le buone premesse per fare qualcosa di buono vista la trama debole che presenta. Eppure, Ghostbusters: Legacy nonostante i suoi difetti aveva talmente tanto cuore che si faceva volere bene. Nel film del 2021 c’era tutta un’operazione interessante legata all’eredità (legacy) che ha fatto continuare la saga cult degli anni ’80, difatti, il regista Jason Reitman aveva dedicato il film a suo padre Ivan (autore dei primi due capitoli) e al centro della storia c’era la famiglia Spengler, che doveva fare i conti con l’eredità lasciata dal padre e nonno Egon.
Adesso alla regia c’è Gil Kenan (noto per aver diretto Monster House), che a parte rendere Ghostbusters: Minaccia glaciale più horror degli altri capitoli spara meno cartucce rispetto ai predecessori. La storia si svolge in una calda estate di New York che improvvisamente diventa ghiacciata a causa di un’entità malvagia. Tutto riporta a un antico manufatto e Phoebe (McKenna Grace), tagliata fuori dai nuovi ghostbusters per via della giovane età, si farà aiutare da Ray Stantz (Dan Aykroyd), da Podcast (Logan Kim) e da nuovi alleati.
Un film incolore, insipido e soprattutto inutile dato che oltre al tentativo di intrattenere i fans di vecchia data, i quali forse ne usciranno più soddisfatti di altri, non ha altre pretese. La storia è tirata per lunghe e gli stessi personaggi (che sono davvero troppi) non funzionano a livello di scrittura.
Come Winston (Ernie Hudson) che si ritrova improvvisamente a collaborare con gli acchiappafantasmi nel finale dopo aver esortato Ray – che ha salvato Phoebe da uno spirito maligno – ad andare in pensione perché è troppo vecchio, o l’ormai onnisciente Peter (Bill Murray) che compare sempre quando serve come se fosse Mary Poppins. E sarebbe stato divertente se qualche personaggio avrebbe fatto una battuta sul tempismo perfetto di Peter perché perlomeno sarebbe stata contestualizzata simpaticamente questa scelta narrativa, d’altronde questo episodio va avanti a suon di battute.
Tolta Phoebe i nuovi ghostbusters fanno poco e niente mentre i nuovi personaggi, chi più, chi meno, sono più abbozzati che altro. Il villain Garraka si salva dal baratro ma da qui a giudicarlo degno di essere ricordato ce ne vuole. L’inutile Ghostbusters: Minaccia glaciale è tanto fumo e poco ghiaccio, un fumo però più apparente che reale.