The Fall Guy: dedicato agli stuntmen

6 Maggio 2024

Quando c’è David Leitch dietro la macchina da presa il divertimento è assicurato. Dopo lo spassoso Bullet train il regista texano ci porta nelle sale The Fall Guy, che include canzoni dei Kiss, Scorpions, ACDC e di Taylor Swift per mescolare l’adrenalina con il romanticismo. Ma The Fall Guy trae energia anche dall’ironia che spesso qui va di pari passo con il citazionismo, pensate infatti al personaggio interpretato da Aaron Taylor-Johnson che si chiama Tom Ryder, un chiaro riferimento alla nota saga videoludica con protagonista Lara Croft.

The Fall Guy, scritto da Drew Pearce, ha avuto come budget 125 milioni di dollari e si pone come adattamento cinematografico della serie televisiva Professione pericolo, diretta da Glen Larson e trasmessa tra il 1981 e il 1986. I due protagonisti sono perfetti: Emily Blunt ha la solita aggressività e sensibilità che la contraddistingue, Ryan Gosling invece si rivela sempre di più uno degli attori più versatili nel panorama cinematografico contemporaneo, perché oltre al talento ha il fisico e il viso adatto per tutti i generi di film.

Lo stuntman di Hollywood Colt Seavers (Ryan Gosling), che lavora soprattutto come controfigura della celebre star d’azione Tom Ryder, rimane gravemente ferito durante un’acrobazia andata storta. Incolpatosi per il misfatto, Colt abbandona la sua carriera e la sua ragazza Jody Moreno (Emily Blunt), la quale lavora come operatrice di cinepresa. Un anno dopo Jody sta per dirigere il suo primo film (una sorta di versione più tamarra di Dune) ma Tom Ryder è scomparso. Sarà la produttrice Gail Maier (Hannah Waddingham) a chiedere a Colt di ritrovare attore, ma i complotti sono dietro l’angolo per il povero stuntman.

“The Fall Guy”: una scena del film

The Fall Guy è una lettera d’amore che ha il proprio exploit nei titoli di coda e rivolto alla settima arte e soprattutto verso gli stuntmen. Lo stuntman rischia la vita ogni giorno senza essere mai considerato e come dice Colt non prendono premi Oscar. L’aspetto interessante e fondamentale di tutta questa operazione è che David Leitch ha iniziato la carriera negli anni ’90 lavorando proprio come stuntman. La sua carriera registica è iniziata nel 2014 co-dirigendo John Wick, diretto da Chad Stahelski con cui Leitch ha fondato una società di stuntmen. David Leitch ha poi continuato a dirigere pellicole ricche d’azione e sempre più mirate all’ironia: Atomica bionda, Deadpool 2, Fast & Furious – Hobbs & Shaw, Bullet Train e per l’appunto The Fall Guy.

David Leitch fa di The Fall Guy un film magari tirato un po’ per le lunghe ma non per questo noioso o dall’idea insensata perché tutto ruota attorno al cinema che sempre di più fa uso di effetti speciali e dell’intelligenza artificiale come il deep fake. Ma Leitch ci ricorda che in tutta questa grande macchina produttiva esistono delle persone che rendono tutto possibile e dei quali la gente si scorda, sono gli stuntmen e forse con Ryan Gosling ce li scorderemo molto meno.

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Jacky Debach

Isac Jacky Debach nasce a Roma il 30 gennaio 1994. Ha conseguito la laurea triennale in Comunicazione pubblica e d'impresa presso La Sapienza, la laurea magistrale in Cinema, televisione e produzione multimediale presso l'Università degli Studi Roma Tre (DAMS) e il diploma di Master in Critica giornalistica presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico". Ha lavorato come redattore per Cosanepensate.it, come account commerciale per la ME Production SRL e ha collaborato con Madmass.it, Metropolitan Magazine.it e Recensito. Attualmente gestisce la pagina social Cinefusi.it e lavora come social media manager. Amante del cinema, della musica, della serialità televisiva e del calcio.

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