Ligabue: gran successo il 9 dicembre a Roma

11 Dicembre 2023

La notizia l’avete già avuta, posso dirvi che mi dispiace veramente tanto, avevo ovviamente molta voglia di divertirmi anche questa sera. Purtroppo già da ieri sera ho avuto qualche problema nella gestione della voce per colpa di questo virus di merda che mi condiziona proprio nel riuscire a cantare. Ho provato di tutto per porvi rimedio, mi sono imbottito di cortisone fino a mezz’ora fa, ho fatto le prove al microfono fino alle 8 nonostante voi foste dentro al PalaEur, io ero dietro a fare dei tentativi per capire se c’era qualcosa da salvare ma non posso pensare di fare un brutto concerto a Roma, non ve lo meritate voi e non me lo merito nemmeno io. Il concerto comunque verrà fatto più avanti. Scusate ancora per l’inconveniente, vi abbraccio”, così Luciano Ligabue su un reel di Instagram si è scusato con il pubblico dopo che il 19 novembre il suo manager Claudio Maioli è salito sul palco per annunciare che il concerto non si sarebbe tenuto. Un comunicato che lasciò molti fan interdetti sia per tutto il tragitto fatto invano per arrivare al PalaLottomatica che per non aver sentito l’annuncio direttamente da Ligabue o dalla band sul palco.

Il concerto è stato posticipato al 9 dicembre, una data complicata per molti dato che l’8 è Festa dell’Immacolata e di conseguenza in tanti sarebbero partiti; pertanto, la paura era di trovare il palazzetto semivuoto. “Per una magia così, dice, Val la pena vivere“, cita Ligabue in Walter il mago e, per quanto sia vero, bisognerebbe aggiungere che per una magia così val la pena aspettare. Sì, perché nonostante tutto il Palazzetto dello Sport era pieno di fan intrepidi di sentire il loro beniamino dal vivo nonostante fossero impauriti di un’altra brutta sorpresa.

Il secondo live romano conclude temporaneamente il suo Indoor Tour (il 28 dicembre si esibirà a Zurigo e il 31 dicembre ad Alghero) che, oltre ad aver presentato il suo ultimo album Dedicato a noi (qua la recensione dell’album: https://www.banquo.it/musica/2023/10/06/dedicato-a-noi-con-liga-non-ci-si-sente-soli), ha avuto come particolarità quella di presentare a ogni serata una scaletta diversa per lasciare sorpresi i fan. Difatti, rispetto alla prima data che si è tenuta a Roma, Liga ha cambiato ben 8 pezzi su 22 e a essere tagliate fuori sono state: Sulla mia strada, Sarà un bel souvenir, Lambrusco & pop corn, Il meglio deve ancora venire, Voglio volere, Tutti vogliono viaggiare in prima, Riderai ed Eri bellissima.

Il live del 9 dicembre è per i fan di vecchia data visto che di Dedicato a noi sono stati presi soltanto tre brani su undici (una scelta comunque plausibile dal momento che l’album è uscito solo due mesi fa) e, tolto l’ultimo disco, Ligabue ha cantato canzoni che arrivano massimo al 2013 (album dal nome Mondovisione). Non solo, la grande peculiarità del concerto è stata quella di renderla più rock del solito, tant’è che l’artista questa volta ha letteralmente abbandonato la chitarra acustica. Un concerto coinvolgente con poche chiacchiere, che ha fatto divertire sia chi stava sul palco che gli spettatori. Ad accompagnare Ligabue sul palco, tutti in grande forma, sono stati: il batterista Ivano Zanotti, il tastierista Luciano Luisi, il bassista Davide Pezzin e i chitarristi Niccolò Bossini, Max Cottafavi e capitan Federico Poggipollini.

Alle 21 spaccate si sono spente le luci e quale miglior modo di cominciare se non con una canzone che omaggia la capitale italiana? Dopo che infatti un video introduttivo mostra delle immagini girate al PalaLottomatica in giornata, che mischiano momenti di prove e i volti del pubblico, Liga è entrato sul palco dopo il resto della band intonando Una canzone senza tempo. Il concerto prosegue poi con Si viene e si va e Balliamo sul mondo, che hanno scaldato i fan facendoli alzare tutti in piedi. Prima di cantare la quarta canzone Ligabue ha ringraziato gli spettatori per aver riempito il palazzetto dopo l’imprevisto del 19 novembre, dedicandogli proprio Dedicato a noi, tra le tracce più apprezzate del nuovo album. La canzone successiva è stata Piccola stella senza cielo, con le luci blu soffuse che hanno dato il giusto peso a questa hit immortale.

Dedicato a noi, la cover dell’album di Luciano Ligabue

Il concerto poi è proseguito mescolando brani spesso presenti nei suoi live come A che ora è la fine del mondo? e Non è tempo per noi (in quest’ultima canzone le luci erano solo su Ligabue e le torce dei telefonini erano in ogni settore) con brani più nascosti ma non per questo meno amati, come I duri hanno due cuori (probabilmente la canzone più amata dal suo fan club) e la romantica Viva!. La vera sorpresa in scaletta è stata però Vivo morto o X dato che non aveva trovato spazio nell’Indoor Tour. Con Marlon Brando è sempre lui il rocker classe 1960 gioca gli “oh oh” del pubblico, dividendo il palazzetto in “lato est” e “lato ovest” premiando quelli che fanno sentire di più la propria voce. Ma la sfida tra i due settori finisce in pareggio, con tutti gli spettatori che gradualmente aumentano la propria voce durante il coro della canzone.

Il momento più intimo è arrivato però con Lettera a G, uno dei brani più malinconici e profondi dell’intero repertorio del cantautore dato che è dedicato a suo cugino Gianni, il quale è venuto a mancare dopo il padre di Ligabue. Il concerto continua con altre hit, tra cui Questa è la mia vita, Happy Hour, Tra Palco e realtà e ovviamente Certe notti, con quest’ultima che, oltre a precedere il bis, viene allungata di durata dando tempo a Liga di presentare la band.

Dopo qualche minuto, il gruppo torna sul palco per suonare l’ultimo singolo molto richiesto dai fan, si tratta della sentimentale La metà della mela. Prima di concludere il concerto con Urlando contro il cielo (che non può mai mancare a un concerto di Ligabue dato che il coro “ooohhh ooohhh” lo intona il pubblico dapprima di cominciare lo spettacolo) il cantautore correggese ringrazia gli spettatori e tutto lo staff per aver dato vita a un tour unico e particolarmente difficile vista la scelta di cambiare continuamente scaletta. Alle 23 è finito il concerto e tutto il gruppo ha salutato il pubblico con Una canzone senza tempo in sottofondo, ancora una volta cantata dai suoi ammiratori. Un concerto vivace e intimo di due ore asciutte (nonostante l’ottimo lavoro delle luci), dove lo spettacolo è stato creato da chi stava sul palco e da chi stava assistendo allo show, una simbiosi incredibile che ha dato una “conclusione” perfetta a questo tour.

Di seguito, la scaletta di Ligabue a Roma in data 9/12/2023

  1. Una canzone senza tempo
  2. Si viene e si va
  3. Balliamo sul mondo
  4. Dedicato a noi
  5. Piccola stella senza cielo
  6. A che ora è la fine del mondo?
  7. I duri hanno due cuori
  8. Sono sempre i sogni a dare forma al mondo
  9. I “ragazzi” sono in giro
  10. Viva!
  11. Non è tempo per noi
  12. Vivo morto o x
  13. Marlon Brando è sempre lui
  14. Lettera a G.
  15. Questa è la mia vita
  16. Ti sento
  17. Quella che non sei
  18. Happy hour
  19. Tra palco e realtà
  20. Certe notti
  21. La metà della mela
  22. Urlando contro il cielo
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Jacky Debach

Isac Jacky Debach nasce a Roma il 30 gennaio 1994. Ha conseguito la laurea triennale in Comunicazione pubblica e d'impresa presso La Sapienza, la laurea magistrale in Cinema, televisione e produzione multimediale presso l'Università degli Studi Roma Tre (DAMS) e il diploma di Master in Critica giornalistica presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico". Ha lavorato come redattore per Cosanepensate.it, come account commerciale per la ME Production SRL e ha collaborato con Madmass.it, Metropolitan Magazine.it e Recensito. Attualmente gestisce la pagina social Cinefusi.it e lavora come social media manager. Amante del cinema, della musica, della serialità televisiva e del calcio.

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