“The Animal Kingdom” e l’indagine di Trend tra le mura domestiche

22 Novembre 2023

Intorno alle barriere di comunicazione e all’incomunicabilità di fondo, della società capitalista e occidentale. Ruby Thomas, attrice e scrittrice inglese, sceglie il titolo “The Animal Kingdom” per il testo teatrale che Giampiero Cicciò ha tradotto in italiano e portato in scena al Teatro Belli di Roma, dal 17 al 19 novembre. Produzione firmata Nutrimeni Terrestiri per tre serate, inserite nella rassegna “Trend – Nuove frontiere della scena britannica – XXII edizione”, che hanno introdotto il pubblico nello studio di una clinica ospedaliera. Al timone un giovane analista, integerrimo ma anche comprensivo. E, soprattutto, spalla amica perchè forse era capitato pure a lui di stare… là seduto su quella panca.

Quattro persone, due coniugi di fatto già separati e i due figli adolescenti hanno l’occasione finalmente di conoscersi, evitando in quello spazio circoscritto di evitarsi. In sei sedute si sviluppa l’inatteso ma auspicato dal percorso di terapia. Il primogenito viene abilitato al rientro tra le mura domestiche, e i singoli componenti del nucleo famigliare si scambiano battute, opinioni, pensieri. Finanche timide effusioni affettive. Da individui sono divenuti collettivo.

L’ elaborazione di questa nuova consapevolezza non è priva di passaggi forti, che la regia di Cicciò, assistito da Emanuele Baroni, evidenzia con efficacia, cambi di scena e sfondi sonori adeguati. Gli interpreti – Saverio Barbiero, Lisa Lippi Paglii, Tommaso D’Alia, Carlotta Solidea Aronica, Ivan Maria Artuso – liberano a fatica la natura caratteriale che è nel loro animo, tra imbarazzi, manie, manifestazioni nevrotiche. Passando per note di indolenza e momenti di silenzio.

Il quadro di chiusura è tutt’altro che felice e risolto, ma evidenzia quantomeno una reazioni agli stimoli del “demiurgo” che prova a suggerire la via dell’ascolto e della comprensione. Per lo meno, gli umani intesi come membri del regno animale, sono usciti dalle gabbie del quotidiano e delle paure, e volano liberi. Come quel rondone precipitato nel giardino di casa.

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