BarattoCult: intervista ad Aureliano Delisi

21 Febbraio 2024

Durante il BarattoCult noi di Banquo Magazine abbiamo avuto il piacere di intervistare il drammaturgo Aureliano Delisi, il quale ha curato la ricerca storica e artistica della Valle della Carda e dintorni.

Che metodologia di ricerca ha usato per organizzare questo festival?

Io più che fare un’organizzazione del festival ho fatto una ricerca per fornire materiali a tutti quanti gli artisti e i ragazzi. Ho fatto praticamente da scout. Io sono venuto in questo territorio prima che arrivassero artisti e ragazzi in residenza per cercare informazioni e per ottenere contatti con le persone del luogo che potevano aiutarci. Infatti, tutto questo poi l’ho racchiuso in dei dossier che ho girato sia a Carlo (direttore artistico del BarattoCult, ndr.) che a tutti quanti i ragazzi prima. Sulla base dei materiali loro hanno anche potuto incontrarsi e definire quelle che sono alcune immagini che poi si vedranno anche durante la rappresentazione. In realtà ci sono materiali per fare cento spettacoli ma noi le stiamo selezionando per farne quindici minuti. Le ricerche che io ho fatto non servono solo per questo evento, potranno servire in futuro per altre attività di carattere teatrale da fare qui in zona con l’associazione. Io sono già un po’ di anni che lavoro su tutto il territorio della provincia e vengo chiamato da un comune all’altro per lavorare su storie che hanno a che fare con i vari territori e l’approccio è molto semplice: trovo un gancio, cioè una persona del posto che io conosco per tramite come ad esempio il sindaco stesso, ci chiacchiero cercando di risultare il più affabile possibile e da lì quella persona mi dirà due nomi di altre due persone con cui devo andare a parlare, quelle due persone mi faranno altri due nomi e così diventa la possibilità di fare l’intervista a catena. Le stesse persone con cui però sono in contatto mi forniscono i libri e i materiali oppure mi dicono dove reperirli. Però cerco sempre di partire direttamente dalle persone del luogo per capire cosa per loro è importante e anche in alcuni casi cosa viene dimenticato, perché poi magari parli con delle persone che conoscono qualcosa che tutti quelli con cui hai prima parlato non sanno niente, nonostante arrivano tutti quanti già in quel luogo lì.

Lei è anche poeta, le vorremmo chiedere perciò quanto ha influito la poesia nella sua drammaturgia?

Sicuramente influisce nel senso che non essendo uno storico e quindi non avendo l’obbligo della verità, ogni volta che sento qualcosa dico “Ok, da qui potrebbe nascere una bella storia o uno squarcio poetico”. Quando questa cosa avviene io seguo e segno negli appunti gli spunti narrativi che vengono dagli incontri e dalle riflessioni. Ma anche solo il fatto di viaggiare e vedere quel determinato posto. Io quello che riporto non è solamente il materiale inteso come tutte le informazioni, ma anche intuizioni e associazioni. L’associazione nello specifico mi permette di collegare due cose che in realtà non sono collegate, diventando perciò alla base della creatività.

Da quanto collabori con il Teatro le Ombre?

Io sono diplomato in Paolo Grassi da circa otto anni. Ho lavorato prima a Milano e adesso collaboro ancora con una compagnia per cui scrivo testi a Milano. Mi sono trasferito per amore a Urbino ma poi dopo l’amore se ne è andato via e io sono rimasto a Urbino. Io collaboro da anni con un’altra associazione che è il Centro Teatrale Universitario Cesare Questa, di cui il direttore artistico Michele Pagliaroni sarà presente domenica alla conferenza. Negli ultimi due anni collaboro sempre di più invece con il Teatro Le Ombre.

C’è qualcosa che l’ha colpita particolarmente della cultura di Apecchio?

Mi è piaciuto molto il rapporto con la popolazione perché solitamente per quanto i singoli possano essere gentili sono io quello che spinge per relazionarmi con loro; invece, c’è apertura e desiderio di rapportarsi. Nel senso che se chiedi dieci ti ridanno indietro quindici.

Ph Teatro Le Ombre APS (https://www.teatroleombre.it/aureliano-delisi/)

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Jacky Debach

Isac Jacky Debach nasce a Roma il 30 gennaio 1994. Ha conseguito la laurea triennale in Comunicazione pubblica e d'impresa presso La Sapienza, la laurea magistrale in Cinema, televisione e produzione multimediale presso l'Università degli Studi Roma Tre (DAMS) e il diploma di Master in Critica giornalistica presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico". Ha lavorato come redattore per Cosanepensate.it, come account commerciale per la ME Production SRL e ha collaborato con Madmass.it, Metropolitan Magazine.it e Recensito. Attualmente gestisce la pagina social Cinefusi.it e lavora come social media manager. Amante del cinema, della musica, della serialità televisiva e del calcio.

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