Una Nessuna Centomila: la nascita urgente di una Fondazione di cui non possiamo fare a meno.

4 Luglio 2023

di Emiliano Metalli

Nasce UNA NESSUNA CENTOMILA, la Fondazione italiana per il contrasto alla violenza sulle donne.

Il giardino è gremito di persone in attesa. Un’attesa sentita e desiderata che si scioglie in parole e in musica, ma soprattutto in azioni concrete e propositi positivi. In un tardo pomeriggio estivo, sotto un cielo propizio e in un’aria calda ma piacevole, fra il chiacchiericcio di chi si riconosce non per moda, ma per spirito e ideali, si anima così un luogo simbolo per la storia delle donne – quella stessa Casa di via della Lungara che di esse ha visto prigionia e riscatto – dove prende vita una importante Fondazione per il contrasto alla violenza sulle donne: Una Nessuna Centomila.

UNA. Come «Ni una Màs», il grido di dolore e ribellione delle donne messicane che denunciarono per la prima volta nel mondo il reato di femminicidio.

NESSUNA. Come «nessuna donna merita di essere violentata», non importa com’è vestita, non importa se ha bevuto, non importa se ha detto sì e poi ha cambiato idea.

CENTOMILA. Come «infiniti, moltissimi, innumerevoli» sono le donne e gli uomini che contrastano la violenza sulle donne.

Nelle performance della serata si liberano le emozioni. A partire dall’intervento di apertura di Anna Foglietta, intenso e drammatico, cui seguono la lettera di Lea Garofalo, incarnata da una tellurica Vanessa Scalera, l’intermezzo scanzonato di Marco Bonini, unico uomo in palco, e la dolcezza di Vittoria Puccini. Su tutti la voce sublime di Fiorella Mannoia, in duetto con Noemi sorridente ed emozionata, e l’ironico intervento di Caterina Caselli a suggello di una volontà artistica e sociale profonda e robusta.

Sul palco anche le fondatrici, quattro donne eccezionali: oltre a Fiorella Mannoia, che ne è Presidente onoraria, ci sono Giulia Minoli, Presidente, insieme a Celeste Costantino e Lella Palladino, che condividono la carica di Vicepresidente. Ma il loro gesto ufficiale riassume in verità una volontà molto più ampia e partita dall’esperienza di Campovolo. Un concerto a cui hanno preso parte – insieme a Fiorella Mannoia – le cantanti Emma Marrone, Elisa, Gianna Nannini, Giorgia, Alessandra Amoroso e Laura Pausini, e che ha rappresentato una delle maggiori operazioni di fundraising sociale nella storia della musica italiana.

L’atto di nascita della Fondazione vuole inseguire lo stesso proposito: lanciare un modello di intervento culturale capace di veicolare un cambiamento effettivo nella società, attraverso nuove forme di empowerment e l’uso dei linguaggi artistici. Per questo altre donne sono arrivate a sostenere questa azione concreta contro la violenza di qualsiasi genere.

Numerose sul palco, ma molte, moltissime altre in platea, da Serena Dandini a Valeria Golino. E infine, va detto, anche molti uomini, perché come ha affermato la stessa Mannoia a cui hanno fatto eco tutte le altre: “questa è una battaglia che va combattuta insieme”.

Nel 2022, i biglietti venduti in occasione del concerto di Campovolo hanno permesso di destinare a sette centri antiviolenza italiani una donazione di oltre 200.000 euro ciascuno, nelle città di Reggio Calabria, Latina, Potenza, Casal di Principe, Conversano, Palermo e Olbia.

Obiettivo principale della nuova Fondazione è dunque quello della prevenzione e del contrasto alla violenza maschile sulle donne, sostenendo l’educazione all’affettività nella scuole e il superamento di stereotipi e pregiudizi culturali. Ma anche supportare i centri antiviolenza e le case rifugio, contribuendo al riconoscimento della professionalità altamente specialistica delle operatrici che accompagnano ogni anno migliaia di donne fuori dalla violenza.

Il prossimo 26 settembre 2023, all’Arena di Verona, andrà in scena “UNA NESSUNA CENTOMILA – IN ARENA”, con grandi nomi della musica italiana, per continuare a dare un aiuto concreto ai centri e alle organizzazioni che supportano le vittime di violenza.

Foto di Stefano Colarieti

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