Cinema, Puglia e sregolatezza!

20 Marzo 2024

Riprendono i nostri dialoghi con gli interpreti del panorama teatrale e cinematografico italiano, le nostre “espressioni attoriali” con chi ogni giorno si spoglia della propria anima per rivestirla con quella dei personaggi da interpretare, arricchendola in una osmosi continua. Riprendiamo il nostro appuntamento, impreziosendolo con un vero e proprio editoriale fotografico curato da Riccardo Riande, con una giovane e talentuosa attrice, Celeste Savino, che abbiamo ammirato recentemente sul piccolo schermo nel film  dedicato a Franco Califano, nei panni di sua moglie, e che presto ritroveremo nella serie tv targata Rai Uno, Studio Battaglia. 

Pugliese, classe 1994, diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, sguardo limpido e carico di una vitalità travolgente. È  minuziosa, ambiziosa, determinata, solare, simpatica, spigliata, con una dialettica veloce che lascia trasparire esperienza, passione, dedizione e voglia di lottare per i propri sogni e progetti. Nonostante la giovane età ha già una brillante carriera alle spalle tra conduzione, radio, tv e teatro, e tanti progetti in arrivo. Con lei ci siamo divertiti a conoscerla attraverso i meravigliosi scatti di Riccardo Riande, e tra una foto e l’altra abbiamo scambiato “due parole”, confrontandoci sul mestiere dell’attore, sull’importanza della formazione e sulla donna, Celeste, di cui sentiremo molto parlare.

Sei giovanissima e hai già una bella carriera alle spalle. Quando hai capito che la recitazione era la tua strada?

Beh, ho iniziato all’età di 16 anni il mio primo corso di recitazione a Conversano, nel paese in cui sono cresciuta. Mi è sempre piaciuto giocare a interpretare diversi personaggi e situazioni con mia sorella quando eravamo piccole. Il grande salotto di casa di nostra nonna ci ispirava diversi personaggi, da pattinatrici sul ghiaccio a cantanti sul palcoscenico. Era qualcosa che batteva dentro di me sin da bambina.

Sei pugliese …Che rapporto hai con la tua terra?

 Sono molto nostalgica. Da quando mi sono trasferita a Roma, nella mia mente tornano spesso immagini di posti in cui sono cresciuta, dalla spiaggia di Cozze (tra Mola Di Bari e Conversano) alla villa in cui ho imparato ad andare in bicicletta. Ogni volta che torno, mi sento sempre la bambina che girava per il centro storico con la 50 euro della nonna che mi diceva “Tiè, vatti a comprare un gelato”…sì, ho un rapporto romantico con la mia terra.

 Nasci come speaker radiofonica…Che importanza ha per te la conduzione?

 Devo la maggior parte alla conduzione per avermi fatto rischiare, mi ha reso più libera, determinata. Ho avuto il coraggio di prendere decisioni importanti dopo diversi anni di radio!

Poi è arrivato il Centro Sperimentale di Cinematografia… Hai preso parte a spettacoli teatrali e diverse serie tv. Quanto è importante la formazione per un attore? Quanto di te porti nei ruoli che interpreti?

 La formazione è importante, credo che ti dia degli strumenti fondamentali per crescere professionalmente, ma credo che il nostro percorso sia molto singolare per cui c’è anche chi si forma direttamente con il lavoro.  Durante la preparazione di un ruolo oppure al provino stesso c’è sempre una parte di te perché ti metti nei panni di un essere umano che vive attraverso te.

Ti abbiamo visto recentemente nel film tv su Franco Califano. Che esperienza è stata?

 È stata un’esperienza magnifica per aver conosciuto tante persone talentuose, appassionate e generose, tra cui il mio partner Leo Gassmann che era alla sua prima esperienza da protagonista, ma è stato un attore generoso ed in ascolto. Per me è stata un’esperienza importante, ho girato una delle scene più complicate che abbia mai trovato per cui è stata una bella sfida.

Sarai nella prossima stagione della serie Studio Battaglia con Lunetta Savino. Ci parli del tuo ruolo? 

Io sono Maddalena, la giovane assistente di Barbora Bobulova. In questa seconda stagione ci sono dei momenti divertenti che riguarderanno il mio personaggio e tireranno fuori il lato più precisino e puntiglioso.

Quali sono i tuoi sogni? E i tuoi obiettivi?

 Il mio obiettivo è il mio lavoro. Sono molto determinata ed ambiziosa, mi identifico fortemente in quello che faccio. Il mio sogno è appunto lavorare con David Lynch. Mi piace tantissimo il suo immaginario, i suoi film sono di profonda ispirazione per me. -Cosa vuol dire per una giovane oggi fare l’attrice? – se vuoi fare questo mestiere devi avere molta pazienza, non devi abbatterti e cercare di essere sempre lucida e presente. Il provino o il lavoro arriva quando meno te l’aspetti, quando non lo stai cercando con insistenza mentre sei impegnato a fare altro. Io la penso così e penso anche che sia giusto, nel frattempo, coltivare altri interessi, mantenere viva la curiosità, leggendo, guardando film e così via.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Non perdere

Sara Lazzaro: il mio melting pot artistico! Ritratto di un’attrice a tutto tondo.

È entrata nel cuore e nelle case degli italiani grazie