Ricorrono in questo 2023 i 170 anni dalla nascita di Vincent Van Gogh. Il solitario pittore fiammingo, che ha segnato con le sue sinuose, tormentate pennellate una stagione della pittura, viene celebrato da uno spettacolo teatrale, dal titolo “Van Gogh Cafè”, che sta girando e con grande successo in tutta Italia. Un periplo per teatri e scuole che il 27 e 28 febbraio ha fatto tappa in uno tra i più prestigiosi palcoscenici di Roma, l’Ambra Jovinelli, raccogliendo un tripudio di applausi. Funziona il mix tra prosa, musica dal vivo, canto , ballo e proiezioni in 3D proposto in scena da MIC International Company. Una commedia briosa e brillante, ambientata in uno dei tanti cafè chantant che furono cifra diffusa nella Parigi di metà Ottocento. Luoghi vibranti, ritrovo per le avanguardie dell’arte e della cultura, con il contorno di musici e saltimbanchi. In quel frangente la capitale francese diventò “La” città del divertimento in Europa.
Si respira tanta, davvero tanta allegria e gli attori, i ballerini e i musicisti sono abili a riproporre questa atmosfera al pubblico romano. Peraltro una contraddizione forte ma voluta, nel testo e nella direzione di Andrea Ortis, rispetto all’animo schivo, crepuscolare e irrequieto di Van Gogh, le cui tele invece dominano il proscenio per mezzo di proiezioni su scala gigante, a mò di ologrammi, che nel loro incalzare progressivo impressionano la platea. Prendono forma, i suoi lavori, quasi fossero realizzati al momento, un artifizio funzionale a intervallare le coreografie dei danzatori, sempre accompagnati da strumentisti (chitarre, violino, pianoforte, musette, percussioni e contrabbasso) di assoluto valore. Lo sfondo musicale attraversa il racconto, incentrato sulla corrispondenza tra Vincent e il fratello Theo, con la raffinatezza dei più grandi parolieri e cantanti d’Oltralpe: Edith Piaf, Charles Aznavour, Mireille Mathieu, Yves Montand, per citarne qualcuno. I balli a loro volta attraversano territori variegati, dal flamenco al contemporaneo. Un caleidoscopio di emozioni, enfatizzate da un ritmo sostenuto in entrambi gli atti.
L’operazione, coraggiosa, può dirsi riuscita perché si rivolge ad un pubblico ampio. Emerge anche un importante valore divulgativo che non a caso è stato apprezzato, durante la tournèe, dagli alunni delle scuole. Evviva l’arte, in tutte le sue espressioni.
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VAN GOGH CAFÉ
Commedia musicale
Una produzione
MIC International Company
Testi e Regia di Andrea Ortis
Arrangiamento musicale di Antonello Capuano
Coreografie di Marco Bebbu
Scene di Gabriele Moreschi
Sound Designer Francesco Iannotta
Light-video Designer Virginio Levrio
Direzione Vocale Elisa Dal Corso
Costumi di Marisa Vecchiarelli
CAST
Andrea Ortis, Floriana Monici, Chiara Di Loreto
Giulio Maroncelli, Lavinia Scott, Rebecca Erroi
Lara Ferrari, Lucrezia Zizzo
ORCHESTRA
Chitarra Antonello Capuano
Violino Matteo Iannaccio
Pianoforte/Musette Angelo Miele
Percussioni Marco Molino
Contrabbasso Lorenzo Mastrogiuseppe
PRODUTTRICE ESECUTIVA
Lara Carissimi