Le sconvolgenti “Dignità autonome di prostituzione” e il teatro che torna a vibrare

19 Luglio 2023

Un’esperienza onirica, catartica, di magia e di peccato. In una dimensione multi-sensoriale capace per 5 ore di sospendere ogni contatto con il reale, per introdurre in una dimensione distopica, post apocalittica, fatta di desiderio e perdizione. Sfruttando appieno il potenziale espressivo ed espansivo del teatro.

Le luci rosse a illuminare gli spazi di Castel Sant’Elmo, simbolo indiscusso di una città che più di altre compenetra realtà e mistero, gioia e sofferenza, l’ impeto dell’acqua e il calore del fuoco. Napoli, per il secondo anno consecutivo – coproduzione Fondazione Teatro di Napoli/Teatro Bellini ed Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro – ha fatto da scenario per la rumorosa banda di “Dignità autonome di prostituzione”. Progetto ideato e diretto da Luciano Melchionna, che ormai parecchio tempo fa, e insieme a Betta Cianchini, ha dato forma a uno spettacolo unico nel suo genere e capace di rigenerarsi ad ogni edizione.

Eccessivo, luminoso, rumoroso, mai uguale a se stesso. Letteralmente in grado di “fa scì pazz” il pubblico partenopeo, chiave partecipativa e vincente di una formula che funziona. Orchestrata intorno ai dollari che ogni partecipante riceve in dono all’ingresso e che deve utilizzare per poter accedere alle “prestazione” delle prostitute e dei prostituti che il padrone del Castello, interpretato da Melchionna stesso, mette a disposizione. Atmosfera di curiosità e divertimento alimentata dalle musiche di un’affiatata band, posta al centro del piazzale.

Abbigliati in mise eccentriche e succinte, ora su trampoli ora maneggiando arco e frecce, abbracciando un lasso che va dalle elleniche antichità a un post-moderno sintetico, gli attori hanno il compito di convincere gli spettatori a seguirli, per assistere alle loro performance a pagamento, monologhi scritti per buona parte da Melchionna sui temi della libertà, dei diritti civili e di genere. Ne risulta, preso tutto, un gran frullatore che sprigiona fortissima energia. Un mix di colore, entusiasmo e goliardica follia che fa bene al teatro e traccia la direzione da seguire per tutto il comparto. “Dignità autonome di prostituzione” rilascia tossine positive, nel contempo scuote e disturba. Si merita e tutti i fuochi d’artificio finali.

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La famiglia di DAdP (attori e musicisti):

Raffaella Anzalone, Raffaele Ausiello, Maria Avolio, Lorenzo Balducci, Antonio Barberio, Maria Bolignano, Davide Borrelli, Carlo Caracciolo, Betta Cianchini, Riccardo Ciccarelli, Cinzia Cordella, Valeria Cozzolino, Veronica D’Elia, Marika De Chiara, Giampiero De Concilio, Valentina De Giovanni, Rossella De Martino, Renato De Simone, Adriano Falivene, Annarita Ferraro, Carla Ferraro, Martina Galletta, Mariano Gallo (Priscilla), Raffaele Giglio, Luciano Giugliano, HER, Irene Grasso, Daniela Ioia, Vincenzo Leto, Viviana Lombardo, LUK, Daniele Mango, Claudio Marino, Dolores Melodia, Gianluca Merolli, Francesca Morgante, Daniele Russo, Sabba, Simona Seraponte, Pierfrancesco Scannavino, Irene Scarpato, Sandro Stefanini, Toto Traversa, Gianluca Vesce, Anna Rita Vitolo, Wena

coproduzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro BelliniEnte Teatro Cronaca Vesuvioteatro
in collaborazione con Castel Sant’Elmo – Novecento a Napoli

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