Il 15 ottobre presso il Mattatoio di Roma nell’ambito del Romaeuropa Festival è andato in scena alle 18 It’S A DREAMWORLD . Il progetto è stato ideato dal trentacinquenne Gabriele Paupini (di seguito, la nostra intervista a Gabriele Paupini: https://www.banquo.it/teatro/2023/10/11/its-a-dreamworld-lintervista-a-paupini), vincitore di Vivo d’arte 2023 (il premio per le discipline del teatro, della musica e della danza contemporanee, riservato a giovani artisti di nazionalità italiana residenti stabilmente all’estero e promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) nonché fondatore e co-fondatore del collettivo artistico transdisciplinare Kollectif Hors Zone di Montpellier. Lo spettacolo ha incluso diverse discipline, diversi paesi d’origine (Italia, Francia, Turchia e Colombia) e diversi percorsi migratori (dall’Italia alla Francia e alla Spagna, dalla Turchia e dalla Colombia alla Francia).
It’S A DREAMWORLD, pertanto, non è altro che uno spettacolo generato da una scrittura collettiva che ha visto partecipare diverse discipline e paesi con l’obiettivo di rapportarsi con la città ideale. Le azioni e le parole dei performer si fondono per plasmare un ritratto di alcune metropoli europee: Roma, Barcellona e Parigi. Tuttavia, visto che necessitiamo di riappropriarci dell’utopia per immaginare un domani migliore e dal momento che siamo a metà tra la prima generazione ad aver avuto accesso fin da giovanissimi al web 2.0 e quella successiva, nata “nel” web 2.0, questa riflessione crescerà intorno e insieme alla coscienza di vivere un’era digitale. Per tale motivo, la quarta “metropoli” attorno cui gira il progetto è il Metaverso.
Iniziato alle 18:09 e finito un’ora dopo, It’S A DREAMWORLD ha fatto il tutto esaurito ospitando persone dall’età media di 40-50 anni. Uno spettacolo complesso, articolato e mesto, all’interno del quale ogni performer si prende il proprio spazio intimo per dare voce alla propria alienazione a causa dell’anima duplice della metropoli, che può rivelarsi sia protettiva che pericolosa. Il lampo di genio di Gabriele Paupini arriva improvvisamente quando It’S A DREAMWORLD si trasforma temporaneamente in uno spettacolo da Broadway, con Nicola Sorrenti in veste di cantante e dietro tre ballerine di origini diverse, Marianna Arbia, Olga Narli e Astrid Dusuzeau, che lo circondano creando un vortice culturale unico.
Nonostante lasci un po’ con l’amaro in bocca aver assistito a una meraviglia del genere solo per pochi minuti visto che alla lunga lo spettacolo diventa monotono e ripetitivo, It’S A DREAMWORLD nella sua complessità riesce a essere malinconico come voleva il suo autore. Gli interpreti non hanno mai smesso mai di incrociare con occhi rassegnati e tristi lo sguardo del pubblico, creando un legame breve ma intenso. I lunghi applausi finali fanno presagire e sperare in un grande passaparola.
Testi: Marianna Arbia, Astrid Dusuzeau, Juan Pablo De La Rosa, Olga Narli, Gabriele Paupini, Nicola Sorrenti, Francesca Zerilli
Drammaturgia e Regia: Gabriele Paupini
Regista Assistente: Irem Tasdan
Con: Marianna Arbia, Astrid Dusuzeau, Olga Narli, Nicola Sorrenti
E con la partecipazione di: Anna Capitani, Sabatino Fulgenzi
E la partecipazione in video di: Matilde Cucchi
Scenografia Virtuale: Juan Pablo De La Rosa
Scenografia: Axelle Paris
Light Designer: Francesca Zerilli
Costumi: Noémie Roturier e Irem Tasdan
Video: Mert Kaya
Organizzazione e Produzione: Axelle Paris
Produzione: Kollectif Hors Zone
Produzione Delegata: J’aime Beaucoup Ce Que Vous Faites